”L’attenzione resta altissima, e il presidente Napolitano segue costantemente la problematica della Terra dei fuochi. E’ al nostro fianco, e segue passo passo ogni evoluzione della lotta ai roghi”. Lo dice all’Adnkronos il prefetto Donato Cafagna, capo della task force del Viminale per l’emergenza nella Terra dei fuochi, un’ampia area del territorio campano nel quadrilatero compreso tra il litorale domitio, l’agro aversano-atellano, l’agro acerrano-nolano e vesuviano. Ieri il Capo dello Stato, con una lettera inviata al parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, ha rimarcato che ‘la serietà del fenomeno non può permettere di abbassare la guardia’.

”Già nei mesi scorsi -spiega il commissario antiroghi- il Presidente della Repubblica ha incontrato don Patriciello e il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. Ha avuto incontri con me e con il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, con i prefetti di Napoli e Caserta e con il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Ha chiesto un quadro dettagliato delle inziative in atto”. ”Io stesso, su sua richiesta, lo aggiorno costantemente sullo stato delle iniziative in corso -spiega ancora il prefetto Cafagna- e ultimamente, a seguito dell’adozione del decreto legge” che inasprisce le pene per chi abbandona i rifiuti o vi dà fuoco, ”ho fornito al Quirinale un quadro delle attività che abbiamo avviato per il contrasto ai roghi e per dare attuazione alla norma che sancisce lo specifico reato”. ”In questi giorni -rimarca Cafagna- ho completato una serie di 20 incontri presso i commissariati e le compagnie carabinieri, ai quali hanno partecipato tutte le forze di polizia e le polizie municipali. Questa -conclude Cafagna- è un’azione che richiede un impegno sistematico e costante. E come ha indicato il Capo dello Stato, è necessario non avere nessun momento di cedimento”.

 

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