CASERTA – L’associazione Carta 48, presieduta dall’attivissimo Carlo De Michele, lancia una nuova sfida. L’iniziativa è illustrata in una nota del sodalizio casertano. Ecco il testo integrale: “L’apertura sul nostro sito della sezione “Tempo scaduto” intende contribuire a dare spazio e voce ai cittadini
che vivono situazioni di disagio per la mancata applicazione di norme, per il disconoscimento di diritti o di legittime esigenze o, più semplicemente, a causa di cattiva amministrazione od indifferenza ai loro bisogni. Se infatti è vero che i grandi temi della nostra società vanno affrontati e risolti da una “buona politica” oggi troppo assente , è pur vero che per i piccoli e quotidiani problemi delle comunità locali sarebbero già di grande aiuto maggiore impegno , buon senso e capacità di ascolto, caratteristiche tutte di una “buona amministrazione” oggi troppo spesso assenti . Siamo infatti convinti che se è necessario – come di recente ha ricordato il Presidente Napolitano – amare e difendere la nostra Carta Costituzionale prendendo posizione sui grandi temi della vita civile e politica, è altrettanto importante che le Associazioni le quali , come la nostra , alla Costituzione si ispirano, si impegnino nel far rispettare sul territorio l’elementare diritto alla buona amministrazione ed alla tutela dei bisogni dei cittadini.
Le “buone pratiche” amministrative non sono, purtroppo, sempre applicate. Non sempre prevale capacità , correttezza e senso del dovere e, di conseguenza, non sempre i cittadini ottengono da chi è chiamato a governare – anche sul piano locale – le risposte che si attendono. Questa mancanza di capacità è ancora più grave in un momento della vita della nazione nel quale il rapporto di fiducia con la politica è incrinato fortemente ed i cittadini guardano spesso al governo locale (Regioni, Province e Comuni) con la speranza che almeno in parte possa rispondere ai loro problemi. Intendiamo così fornire un contributo di conoscenza e richiamo su fatti e problemi, lo faremo con pacatezza , senza inutili polemiche o accuse , nell’intento di aiutare a risolvere situazioni di disagio o di diritti negati .
Ci attendiamo pertanto la giusta e doverosa attenzione, non nei nostri riguardi, ma verso i cittadini e non mancheremo di evidenziare e denunziare l’indifferenza o l’incapacità laddove emergessero. Invitiamo i Cittadini di Caserta e della nostra Provincia a mettersi in contatto con noi, a segnalarci circostanze e problematiche che ritengono non compatibili con i principi della Carta e con le Leggi che quei principi applicano, Carta 48 sarà al loro fianco.
Il degrado di via Cappuccini
Il degrado di una delle più importanti arterie di Caserta, via Cappuccini, che ci viene segnalato da tanti abitanti della zona è tale da indurci a ricorrere al titolo della famosa trasmissione televisiva “chi l’ha visto ?” . Nel nostro caso la persona scomparsa è l’Amministrazione comunale perché la lunga serie di problemi, derivanti da inefficienza ed abbandono, è stata più volte evidenziata dai cittadini a chi di dovere senza ottenere alcun concreto risultato o convincente risposta, tanto da far pensare alla scomparsa dei destinatari delle doglianze. Occorre così reiterare l’invito nella speranza che una voce in più, la nostra , possa richiamare al dovere chi, istituzionalmente o per compito di servizio, avrebbe dovuto intervenire.
Per semplificare il lavoro proviamo anzitutto a verificare se dal “combinato disposto” di interventi sbagliati, incuria e disattenzione sia effettivamente compromessa – anche per il pericolo di talune situazioni – la vivibilità stessa della zona. Se così fosse gli interventi risulterebbero non solo urgenti, ma dovremmo necessariamente chiederci il perché di un tal colpevole disattenzione. Entriamo dunque nella zona per scoprire che la mancata (non da ieri) potatura degli alberi che insistono sulle aiuole provoca la parziale copertura delle “paline” della pubblica illuminazione rendendo la strada – larga e ad alto scorrimento di traffico – buia e pericolosa.
Per ultimo di recente uno degli alberi si è abbattuto su una vettura distruggendola e “decapitando” un lampione che , ovviamente, da mesi non è stato sostituito. La mancanza di strisce pedonali ( le poche esistenti sono insufficienti per una strada lunga circa 1 km ) rende pericoloso l’attraversamento si una arteria, come detto, poco illuminata, con la conseguenza di frequenti investimenti . Il buio favorisce poi gli scippi, specie ai danni di anziani. Il caos regna poi sovrano in particolare il mercoledì e sabato e nelle ore di punta per l’assenza di controlli sui tanti automobilisti che non rispettano l’obbligo di svolta a destra all’uscita dalla variante Anas (anche qui invano si cercano i Vigili). Se poi passiamo dalla sicurezza all’igiene il quadro diventa ancor meno felice in quanto la raccolta “differenziata ? ” del popoloso Rione Vanvitelli fa perno su tre manufatti in cemento (alla diligenza degli amministratori cittadini le opportune verifiche di conformità e regolarità) che non ospitano – come la logica prevederebbe – i cassonetti necessari col risultato paradossale di aver predisposto delle piccole discariche a cielo aperto a disposizione , oltre che dei topi, di tutti gli incivili che vogliono liberarsi di spazzatura od altro. Naturalmente nessuno viene sanzionato non solo per l’assenza di controlli, ma anche perché la predisposizione di un sito senza cassonetti sembra invitare alla confusione.
Poco più avanti le “campane – vetro” non vengono periodicamente svuotate e, quindi, contribuiscono ad attrarre “depositanti”. Per evitare che la lista si allunghi all’infinito ci fermiamo segnalando solo , sembra doveroso, l’assenza di accessi per i disabili al mercatino rionale (per la verità anche per gli “abili” non è facile posto che gli scalini sono da anni rovinati). Siamo fiduciosi , sarebbe altrimenti scoraggiante, che se tante questioni -parimenti importanti – sono irrisolte per mancanza di fondi , almeno per gli interventi “ordinari” si possa e debba dare risposta. Per questo riteniamo, e continueremo a farlo per altre problematiche, di dare col nostro intervento un piccolo ma utile contributo.
Restiamo così in attesa delle azioni conseguenti riservandoci, con i cittadini, un giudizio sulla capacità di ascolto dei destinatari di queste poche righe”.