Aveva commosso l’Italia la storia drammatica di Carolina Sepe, la giovane madre di Lauro, in provincia di Avellino che, da quattro mesi in stato di coma vegetativo, il 19 dicembre scorso aveva dato alla luce una bambina, Maria Liliana. Carolina, 25 anni, per mesi ha lottato tra la vita e la morte nel reparto Rianimazione dell’Ospedale “Cardarelli” di Napoli, dove stamattina il suo cuore ha cessato di battere. Era stata colpita alla testa da un colpo di pistola da Domenico Aschettino, che il 25 agosto scorso, per chiudere il conto di vecchie e futili ruggini con i suoi vicini di casa, aveva cominciato a sparare all’impazzata con l’obiettivo di sterminare la famiglia Sepe.
Sotto i suoi colpi era caduto Vincenzo, il padre di Carolina, ed erano rimasti feriti la madre, Vincenza Ferraro, il fratello Orlando e la nonna, Bettina Crisci, che morirà due mesi dopo in seguito alle gravi ferite riportate. Aschettino, che adesso dovrà rispondere di duplice omicidio, dalla sera della tentata strage è detenuto nel carcere di Avellino: una perizia psichiatrica ha accertato che l’ex guardia giurata ha agito con piena capacità di intendere e di volere. La notizia della morte di Carolina ha spezzato le speranze che pure si erano accese dopo la nascita di Maria Liliana: nella loro gravità, le condizioni generali di Carolina sono rimaste sempre stazionarie ma la scorsa notte la situazione clinica è precipitata fino a spegnere il battito della giovane. Al suo capezzale, come ogni giorno dal quel 25 agosto, il marito, Giampiero Siniscalchi, che dal suo profilo facebook, in questi mesi ha invocato la guarigione di Carolina chiedendo a tutti di pregare per la sua salvezza. Una morte assurda vista l’assurdità dei motivi della lite: vecchi rancori ed una lite per motivi di viabilità.
Aschettino, quel pomeriggio, voleva chiudere definitivamente i conti con il papà di Carolina. Aveva litigato con Vincenzo Sepe e secondo quanto raccontato al Gip reagì ad una provocazione di Sepe, che gli aveva chiesto un risarcimento per un incidente che non era mai avvenuto. A Lauro, la notizia della morte di Carolina appanna la gioia vissuta per la nascita di Maria Liliana: la bimba, ricoverata al Cardarelli (rpt, Cardarelli) di Napoli, sta bene e viene costantemente monitorata. Anche se nata dopo una gestazione di 27 settimane, i medici sono ottimisti e già nelle prossime settimane potrebbero decidere di dimetterla. Particolarmente commosso il sindaco di Lauro, Antonio Bossone, che in giornata si recherà a Napoli a rendere omaggio a Carolina. “Negli ultimi giorni – dice Bossone – abbiamo percepito che la situazione stesse peggiorando. La morte della povera Carolina ci impegna ancora di più ad essere vicini, come tutta la comunità, a Maria Liliana: il comune di Lauro l’ha adottata e fino al raggiungimento della sua maggiore età, le sarà vicino per farla crescere e per garantirle un futuro sereno”.