21 cacciatori denunciati e 18 fucili con centinaia di cartucce di vario calibro sequestrati, insieme a tutto l’occorrente per cacciare rarissimi uccelli migratori, come richiami acustici, uccelli imbalsamati usati come ‘fari’ per la caccia notturna.

E’ il bilancio dell’operazione anti-bracconaggio “Free Duck” condotta in questi primi giorni del 2014 in provincia di Caserta dal comando regionale del Corpo Forestale dello Stato, unitamente al comando Provinciale di Caserta e al personale del Nucleo operativo antibracconaggio di Roma. I controlli hanno riguardato le zone dei comuni di Grazzanise, Castelvolturno, Villa Literno e Mondragone in cui maggiormente si registra l’attività di caccia alla fauna migratoria, in particolare di uccelli acquatici, quali trampolieri ed anatre, che trovano sul litorale casertano oasi naturalistiche uniche in cui fare tappa prima di ripartire, come quella dei Variconi (nel comune di Castel Volturno). L’attività illecita di caccia viene esercitata, è emerso dalle indagini della Forestale, con l’ausilio di richiami acustici attraverso postazioni fisse poste al margine di terreni appositamente allagati, le cosiddette vasche. Proprio dai richiami vietati che riproducono i versi di corteggiamento degli uccelli, i militari sono riusciti ad individuare la presenza dei bracconieri. Tra le condotte illecite accertate anche l’ utilizzo di fucili con alterazioni tecniche tali da conseguire una maggiore potenza di fuoco, ipotesi quest’ultima sanzionata penalmente anche dalla normativa in materia di armi. Nello specifico il controllo ha riguardato circa 50 vasche; in totale sono state irrogate sanzioni amministrative per oltre 20.000 euro.

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