MADDALONI – Un’articolata indagine internazionale, che ha visto la collaborazione tra polizia belga, carabinieri di Caserta e Squadra Mobile di Napoli, ha consentito l’arresto di Bruslin Djordjevic, 34 anni, di origine slava, ultimo componente della banda di malviventi che il 27 aprile del 2013, durante una rapina a una gioielleria di Maddaloni, uccise l’appuntato Tiziano Della Ratta. Durante la tragica rapina venne anche ferito il maresciallo Domenico Trombetta. Nella conferenza stampa di stamane presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere, è stato evidenziato che proprio la sinergia tra militari dell’Arma e agenti è stata fondamentale per l’arresto del criminale.
Con la cattura del 35enne Bruslin Djordjevic salgono a undici i componenti della banda di malviventi fermati dai carabinieri dopo la drammatica rapina alla gioielleria Ogm di Maddaloni. Una gang composta quasi interamente da giovanissimi con il grilletto facile; “giovani senza precedenti ma pronti a tutto, anche a sparare, saltando le varie tappe della carriera criminale”, commentò in quei giorni il procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo. A sparare contro l’appuntato Tiziano Della Ratta fu infatti l’incensurato Angelo Covato, appena 18 anni e 8 mesi (originario di Melito, periferia nord di Napoli); le telecamere interne del negozio lo ripresero mentre puntava la sua Beretta calibro 98 “S” contro il carabiniere e il collega Domenico Trombetta. Covato rimase gravemente ferito, così come la complice di 30 anni Vincenza Gaglione (già nota alle forze dell’ordine), nel conflitto a fuoco avuto con altri militari all’esterno della gioielleria; entrambi morirono alcuni giorni dopo in ospedale. Giovanissimo e incensurato anche il terzo elemento del gruppo penetrato nella gioielleria, Antonio Iazzetta, 21 anni, di Acerra, che sparò numerosi colpi di pistola nel negozio prima di darsi alla fuga; Iazzetta fu fermato due giorni dopo la rapina nel blitz dei carabinieri che portò in cella anche gli altri quattro elementi della banda presenti all’esterno a bordo di due auto, Rosario Esposito Nuzzo, 20 anni, di Napoli, anch’egli sconosciuto alle forze dell’ordine e Giuseppe De Rosa, 22 anni, di Sant’Antimo. Nei giorni immediatamente successivi, causa anche la pressione sul territorio degli investigatori, vennero fermati il basista, Antonio Mastropietro, 44 anni, presente durante la rapina, e i fiancheggiatori Vincenzo Della Valle, 21 anni, e Domenico Ronga, 22 anni.
Tiziano Della Ratta e Domenico Trombetta, emerse, erano nel retrobottega della gioielleria quando Covato e i due complici fecero irruzione; i militari stavano visionando alcuni immagini dopo essere stati allertati dal titolare che, poche ore prima, aveva notato persone sospette aggirarsi intorno all’esercizio. Quando capirono quello che stava accadendo intervennero intimando ai tre di gettare le armi; dopo si scatenò l’inferno. I particolari dell’arresto in Belgio di Bruslin Djordjevic saranno resi noti alle 11 di domani nel corso di una conferenza stampa in programma nella sede della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.