L’incenerimento delle ecoballe stoccate ad Ercolano, nel termovalorizzatore di Acerra (Napoli), consentirà, entro la prima decade di febbraio, di liberare l’area della cittadina vesuviana occupata dai rifiuti da circa 10 anni. Lo affermano dalla A2a, che gestisce l’impianto di Acerra, spiegando che la società, ”verificata la conformità dei codici CER (attribuiti dagli impianti STIR di provenienza) che contrassegnano e certificano tutti i rifiuti in ingresso in impianto, ha messo a punto un preciso piano di smaltimento in grado di non pregiudicare il normale svolgimento delle attività del termovalorizzatore”.
I rifiuti provenienti da Ercolano che saranno conferiti in impianto ammontano in totale a circa 300 tonnellate. ”Il piano – proseguono dalla società – prevede che vengano portate a combustione ogni giorno 20 tonnellate di rifiuti. Una percentuale pari a circa l’uno per cento della capacità di trattamento giornaliera. Grazie al contributo del termovalorizzatore di Acerra alla fine dell’operazione, prevista per la prima decade di febbraio, sarà possibile liberare l’area di Ercolano, rimasta occupata per oltre dieci anni”.