Dodici forni totalmente abusivi o in condizioni igienico-sanitarie pessime e 3.000 chilogrammi di pane oltre a 1.300 chilogrammi di farina sequestrati, una trentina di persone denunciate. É il bilancio di una nuova operazione a Napoli e provincia, effettuata dai carabinieri contro la panificazione abusiva. Sono stati prelevati campioni inviati all’Arpac per la verifica di eventuali tracce di umidità, ceneri e radioattività e sono state elevate sanzioni amministrative per 37 mila euro. I carabinieri del Comando provinciale, insieme con i militari del Nucleo antisofisticazione e sanità del capoluogo, hanno effettuato i controlli, nell’area cittadina e in tutta la provincia, per contrastare la panificazione abusiva, partendo dalle verifiche ai forni e continuando con la rete di distribuzione e deposito del pane, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio nei supermercati e per le vie cittadine, ovvero tutta la filiera del prodotto.

I 12 forni sono stati sequestrati in provincia di Napoli a Castello di Cisterna, Acerra, Nola, Arpino di Casoria, Qualiano, Marano, Villaricca, Castellammare di Stabia. In particolare nel forno abusivo di Arpino di Casoria è stata trovata legna con chiodi, utilizzata per la cottura. Al termine dell’operazione sono state denunciate in stato di libertà una quarantina di persone per inosservanza alla disciplina inerente l’igiene per la produzione e la vendita di sostanze alimentari. Controllati dai carabinieri anche panifici nel capoluogo; rilevata scarsa attenzione all’igiene in 5 casi. I militari hanno riscontrato carenze igienico-sanitarie, servizi igienici non puliti da tempo, mancanza di attestato di formazione professionale di 2 addetti, mancata attuazione dell’Haccp (analisi del pericolo e controllo dei punti critici), mancanza di tracciabilità e di sistemi anti-intrusione degli insetti. Il tutto è emerso nel corso di verifiche a 7 panifici di Napoli, e sono state contestate a 5 titolari violazioni amministrative per 10.900 euro.

 

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