Gli agenti del commissariato di Castel Volturno hanno arrestato Harjender Sigh e denunciato S.B. per detenzione di oltre venti grammi di eroina divisi in 5 ovuli.
L’operazione condotta dagli agenti del Commissariato di Castel Volturno rientra in una serie di predisposte attività di prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di stupefacenti in Castel Volturno ad opera di cittadini italiani e, prevalentemente, extracomunitari di colore, il cui mercato non si ferma soltanto all’utenza locale e quella proveniente dall’interland casertano. E’ ormai notorio, infatti, che A rifornirsi di sostanza stupefacente sul litorale domitio sono anche numerosi acquirenti provenienti dalla confinante provincia di Latina, il più delle volte mossi dallo scopo di rifornirsi di grosse quantità di droga da destinare, successivamente, alla vendita nelle zone di residenza. Per far ciò, la gran parte degli acquirenti/spacciatori della provincia di Latina è solita giungere a Castel Volturno avvalendosi della tratta ferroviaria Fondi, Formia, Villa Literno, da cui poi si dirigono a piedi e/o con mezzi di fortuna verso la vicina Castel Volturno per contattare i loro spacciatori. Proprio alla luce di tale consapevolezza, nell’ambito di un predisposto servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, nella serata di ieri gli agenti del Commissariato di Castel Volturno procedevano al controllo, all’interno della Stazione ferroviaria di Villa Literno, di due stranieri di origine indiana, che con fare sospetto si aggiravano all’interno della struttura in attesa del prossimo treno in partenza per Formia.
Perquisiti sul posto, uno dei due indiani, S.B., veniva trovato in possesso di una singola dose di stupefacente (eroina), mentre il suo compagno, pur non risultando “pulito”, continuava a mantenere un atteggiamento molto nervoso durante il controllo, per cui gli agenti ritenevano opportuno accompagnare entrambi presso la Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, per sottoporli ad opportuni esami radiografici e di laboratorio, non escludendo che i soggetti controllati potessero occultare all’interno del proprio intestino maggiori quantità di stupefacente. Infatti tale supposizione veniva puntualmente premiata dagli esiti degli esami di laboratorio, al termine dei quali l’uomo, risultava aver occultato, all’interno del proprio intestino, 5 ovuli contenenti sostanza stupefacente, poi accertatosi essere del tipo eroina allo stato puro, per il peso complessivo di oltre gr.20, del valore di mercato di oltre mille euro.