Quattro persone, tre delle quali ritenute affiliate al clan camorristico dei ”Polverino”, sono state arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli in un’inchiesta della Direzione Distrettuale del capoluogo campano su speculazioni edilizie per 30 milioni di euro nel comune di Marano di Napoli.
Gli stessi Carabinieri hanno notificato ad altre cinque persone, tra le quali tre tecnici comunali, il divieto di dimora e la sospensione dell’esercizio di un ufficio pubblico. A tutti gli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di esecuzione di opere edilizie senza autorizzazioni, abuso d’ufficio, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici aggravati da finalità mafiose.
Nelle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i Carabinieri hanno raccolto elementi secondo i quali un imprenditore aveva fatto da prestanome al clan per l’edificazione di un complesso residenziale del valore di decine di milioni di euro a Marano di Napoli (NA), utilizzando – secondo l’accusa – false attestazioni rilasciate da tre tecnici del Comune che avevano omesso di dichiarare l’esistenza di impedimenti per l’approvazione dei progetti.