NAPOLI – Si trovano in gran parte a Roma i beni mobili e immobili (per un totale di 400 milioni di euro) sequestrati nell’ambito dell’operazione contro il clan Zaza, che ha visto l’esecuzione di 29 ordinanze di custodia cautelare e che, secondo gli investigatori, riconferma la centralità della Capitale nelle attività di reinvestimento dei proventi illeciti milionari ad opera dei clan mafiosi. Tra i beni oggetto del provvedimento, eseguito dalla Dia di Roma su disposizione dell’autorità giudiziaria napoletana, anche otto cavalli da corsa tra cui alcuni discendenti del notissimo Varenne.
Le investigazioni del Centro Operativo della Dia di Roma hanno riguardato soprattutto la figura di Ciro Smiraglia (nipote del defunto Michele Zaza e referente per le attività “economiche” del clan sulla capitale) e i suoi stretti congiunti (il padre, un fratello e le sue due sorelle). Su 41 fabbricati complessivamente sottoposti a sequestro, 18 (villini, negozi, appartamenti) si trovano a Roma e dintorni, così come cinque terreni sui complessivi 14 sequestrati, e quattro alberghi. Sigilli anche per un locale notturno in pieno centro storico di Roma, 20 società, tutte con sede legale a Roma e provincia, un villaggio turistico sulla collina di Cogoleto (Genova) (‘Villa Beuca’, con oltre venti ville a ridosso della costa ligure) ed uno yacht di 23 metri ormeggiato a Porto Santo Stefano (Grosseto). Le operazioni, coordinate dalla Dda di Napoli, sono state condotte dalla Dia di Roma in collaborazione con la Squadra Mobile della capitale.