“Tutto questo trambusto non fa sicuramente bene né alla gestione amministrativa né alle casse comunali”: interviene così il consigliere democratico Carmine De Lucia a commento delle ultime vicende che hanno interessato la casa comunale.


In primis il terremoto in giunta che ha visto la sostituzione di tre assessore con altri tre esponenti della maggioranza pidiellina, le cui deleghe però non sono al momento ancora ufficializzate. Parallelamente si è assistito, dopo pochi mesi e abbondantemente in anticipo rispetto alla scadenza del mandato, alla rassegna delle dimissioni di Bonacci dall’organismo indipendente di valutazione. “Considerati tutti questi fattori – afferma De Lucia – è ovvio che questo sia un momento di stallo per la gestione della macchina comunale. Siamo in piena confusione ed è estremamente difficile tentare di fare previsioni e capire come muoversi e con chi interfacciarsi”.

 

A tal proposito il consigliere renziano considera la posizione dell’ormai ex assessore al Bilancio, De Cristofaro. “Si continua a vedere l’ex assessore  aggirarsi per il Comune  – riflette De Lucia – prima di ogni altra cosa bisogna considerare il fatto che così facendo De Cristofaro può accedere agli atti senza alcun titolo. Inoltre mi sorge spontanea una domanda e mi chiedo se quel paventato rientro nello staff del sindaco da parte dell’ex membro della giunta non possa essere proprio rappresentato dal nuovo Oiv. A tutta questa già complicata situazione si aggiunge, e mi preoccupa, il fatto che il responsabile del settore economico dell’Ente,il funzionario  Meo, sia presente a Santa Maria a Vico soltanto due volte a settimana a causa del suo incarico part-time. Meo infatti –conclude De Lucia – si divide tra il Comune di Santa Maria e quello di San Nicola La Strada, ed è balzato agli onori della cronaca proprio perché presso quest’ultimo Ente ha ricevuto, dal Ministero competente, una missiva che richiedeva il ritiro di alcune delibere di aumento Ipref ed Imu perché emesse fuori tempo massimo. Ci auguriamo che questa situazione non rappresenti il preludio ad un dissesto finanziario dell’ente, come già accaduto nei Comuni di Maddaloni e Caserta, dove ad operare erano gli stessi attori”.

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