“Presenteremo un dettagliato esposto in procura perché sulla questione della Ctp il dirigente ha compiuto due abusi nel rilasciare il permesso a costruire: ha usurpato il consiglio nell’accettare l’istanza della Pa.ca. e ha usurpato la giunta nel dare il via libera al progetto del parcheggio”. Così il consigliere comunale di minoranza Gino Della Valle, il quale, insieme a Paolo Galluccio e Gianpaolo Dello Vicario, ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione sulla riqualificazione di piazza Crisipi.
Un incontro con i giornalisti organizzato per dire la propria dopo il mancato svolgimento del consiglio comunale, l’incontro pubblico promosso dal sindaco e le tantissime interviste rilasciata in questi giorni. Della Valle carte alla mano ha ricostruito i passaggi di questa vicenda iniziata nel 2003 e chiusa, tra le polemiche del sindaco Giuseppe Sagliocco.
“Una premessa è d’obbligo – ha esordito della Valle – la questione della Ctp è ormai un tormentone però nessuno è andato nel merito usando la vecchia tattica del mischiare le carte per non permettere ai non addetti ai lavori di comprendere la questione. Noi oggi e lo diciamo senza giri di parole vogliamo difendere l’organo istituzionale in cui siamo stati eletti, che è stato prevaricato dal comportamento di un dirigente”.
“Il primo marzo del 2013 la Pa.ca. presenta un’istanza per un permesso a costruire in cui si far riferimento alla transazione Il 23 marzo arriva il permesso a costruire recependo quell’istanza. La transazione, prescindendo dalla validità di quella del 2003 (che comunque resta valida per i sette usciti dalla maggioranza ndr), avrebbe dovuto essere approvata dal consiglio comunale e questo è lampante. Non sono io a sostenere ciò ma è il Tuel all’articolo 42 comma 2 lettera N”. Per Della Valle, inoltre, la questione non è chiusa: “Leggendo le carte, inoltre, credo non sia azzardato affermare che per il sottosuolo si è ancora a rischio contenzioso”.
Usa invece l’arma dell’ironia Gianpaolo Dello Vicario“facciamo i complimenti a Sagliocco che in tempo di crisi è riuscito a trovare un benefattore che realizza una palazzina, rinuncia a un contenzioso che lo avrebbe visto vincitore e, soprattutto, si accolla degli oneri di urbanizzazione che non erano previsti”.
Rilancia la necessità di andare in consiglio comunale anche Paolo Galluccio: “Il sindaco – spiega – dovrebbe capire che la parola fine sulla questione può esser scritta soltanto in consiglio comunale, l’organo in cui trovano rappresentanza tutti gli elettori. Non è accettabile quanto accaduto sulla questione Ctp con l’ingloriosa fuga della maggioranza.”
Angelo Golia