Caserta – Proposte, azioni concrete e trasparenza. Sono i punti cardine del discorso che il renziano Carmine De Lucia ha tenuto lo scorso martedì sera, presso la sede provinciale del partito, alla riunione delle associazioni renziani di Terra di Lavoro. Un summit a cui hanno preso parte molti giovani, e meno giovani, aderenti al partito democratico della provincia e che ha rappresentato l’occasione per “ricominciare a parlare dell’organizzazione della rete di queste associazioni”, come ha osservato De Lucia.

Nel suo discorso, seguito ad altri interventi, ha parlato del “dovere di tutti di essere motore propositivo per il partito. Al di là degli steccati legati al vecchio congresso provinciale di novembre – ha affermato il renziano – dobbiamo fare in modo che questa compagine politica diventi il partito delle proposte concrete, attente alle problematiche dei diversi territori omogeneamente suddivisi”. Immancabile poi il riferimento alla Terra dei fuochi meritevole di attenzione da parte del Pd e di tutte le altre forze politiche locali e nazionali; in quest’ottica dovrebbe essere altrettanto affrontata la questione della valorizzazione delle eccellenze locali. “Il nostro deve essere un approccio bottom up, con una politica sostenuta dalle necessità territoriali e non da politicanti alla ricerca di voti e poltrone, né rappresentata da soli comunicati stampa – afferma De Lucia, concludendo con un’immancabile riferimento alla trasparenza. – Prima il Pd stesso, poi i membri del partito presenti nelle amministrazioni locali, sia in maggioranza che in minoranza, devono essere vessillo di trasparenza per quel che riguarda atti e bilanci pubblici. Per sintetizzare l’immagine che ho del ‘Pd che vorrei’, mi piace ricordare la scritta sul cartello d’ingresso affisso alla porta della stanza di un sindaco amico. «Chi varca questa soglia metta da parte l’interesse privato e prenda cura di quello pubblico».

 

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