Pioggia di gol (e di spettacolo) e non solo di acqua per una sera all’Olimpico nella seconda semifinale di Coppa Italia tra Roma e Napoli. O forse sarebbe meglio definirla tre partite in una, visto il continuo capovolgimento di fronte, di reti e emozioni (3-2 il risultato finale per i giallorossi) che ha tenuto col fiato sospeso i 31mila appassionati – oltre i soliti imbecilli protagonisti dei cori offensivi che potrebbero costare caro davanti al giudice sportivo – che non hanno temuto i rovesci di questi giorni sulla capitale. Per la Roma si e’ forse trattato di un’occasione buttata (in proporzione al gioco sviluppato e alle reti segnate) per il Napoli è stata una sorta di viaggio all’inferno e ritorno, visto come si erano messe le cose al fine primo tempo (2-0), ma che mette in condizione gli uomini di Benitez di non essere tagliati fuori. Partita da due volti tra la seconda e terza forza del campionato che si giocano più della finalissima di maggio. Primo tempo straripante dei giallorossi, con uno Gervinho indemoniato che ha messo a nudo tutti i limiti della retroguardia azzurra.

L’errore della Roma è stato quello di non crederci fino alla fine e cosi’ il gol di Higuain a inizio secondo tempo (1′) grazie a un pateracchio di De Sanctis, ha riaperto i giochi e dato convinzione agli azzurri che hanno rischiato piu’ volte il terzo gol prima di riuscire ad riacciuffare partita e una possibile qualificazione. Garcia alla stella d’argento ci tiene e ripropone una formazione a trazione anteriore con Totti là davanti – nonostante il derby fra 4 giorni – insieme a Ljaijc e Gervinho, incubo continuo dei partenopei. Dall’altra parte Benitez sa di giocarsi molto ma la semifinale di Coppa Italia vale la candela e cosi’ dentro tutti i migliori, con Higuain davanti con Insigne, Callejon e Hamsik a dar manforte tra le linee. Roma straripante nei primi 45′ con Gervinho che fa il bello e cattivo tempo, parte, difende e – come spesso accaduto di recente – segna anche. Il primo gol e’ la classica azione della Roma, con Totti che inventa una magia per l’ivoriano che salta mezza difesa e deposita in rete a porta vuota. Il Napoli è solo Higuin che cerca di farsi largo a sportellate ma senza costrutto. Al 24′ insieme a Ghoulam (per l’infortunato Reveillere) fa la sua comparsa sull’Olimpico anche la acqua ma la ‘bomba’ vera arriva al 32′ con Strootman che da 30-35 metri spara un missile sotto l’incrocio dei pali. 2-0 e palla al centro davanti ad un impietrito De Laurentiis in tribuna e a uno Zeman che avra’ forse capito gli sbagli di un anno fa.

L’unica brutta notizia per la truppa di Garcia arriva dal giallo per il diffidato Nainggolan. La ripresa offre un altro copione, con Higuain che dopo nemmeno 60 secondi riapre il match, grazie a De Sanctis che smanaccia dentro la sua porta un tiro cross dell’argentino. La partita e’ bella con continui cambi di gioco da una parte e l’altra. Benitez azzecca anche il cambio di Hamsik, ancora lontanissimo dalla forma migliore, con Mertens che ha il merito di riacciuffare il pari. Qui il Napoli commette lo stesso errore compiuto dalla Roma a fine primo tempo, si ritrae, e cerca le ripartenze, ma non ha fatto i conti con speedy Gervinho che proprio allo scadere (88′) fa sussultare di nuovo lo stadio con un’altra prodezza che oltre ai tifosi napoletani avrà creato non pochi grattacapi a Edy Reja che ha 4 giorni di tempo per trovare le contromisure.

 

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