Un presidio davanti allo stabilimento Fiat Chrysler di Pomigliano d’Arco è stato organizzato per domani, a partire dalle 9, dallo Slai Cobas, in occasione della convention in fabbrica dei concessionari automobilistici che saranno accolti dal responsabile Emea per Fca, Alfredo Altavilla. Gli esponenti del sindacato di base ritengono inopportuna la convention a pochi giorni dal suicidio di un cassaintegrato iscritto allo Slai Cobas, i cui funerali si sono svolti stamane.
”Gli operai si ammazzano e loro festeggiano – spiegano dal sindacato di base – altro che suicidi: noi operai e compagni di Peppe, il 43enne che si è ucciso l’altro giorno, i cui funerali si sono svolti in mattinata, siamo convinti che non si tratta di suicidi, ma di ‘omicidi di Stato’, perchè in centinaia si uccidono ogni anno a fronte delle scellerate scelte politiche e industriali che stanno portando l’Italia al livello della Grecia”. “Domani, poi – aggiungono – si raggiungerà il colmo, con un operaio morto, e in fabbrica la periodica e festaiola kermesse aziendale con tanto di rinfresco per 700 invitati pronti ad osannare le ‘nuove’ di Marchionne. Giuseppe si è impiccato, era uno dei 300 operai della Fiat di Pomigliano confinati nell’inesistente reparto logistico di Nola, che si trovano da sei anni in cig, nonostante le innumerevoli promesse di decollo industriale decantati dall’ad Fiat”. Dallo Slai Cobas, infine, l’invito a tutti i lavoratori a partecipare al presidio ”indipendentemente da ogni loro iscrizione sindacale o meno e le loro organizzazioni disponibili”.