Ho letto con stupore le dichiarazioni di Nello Spirito, Assessore al Bilancio del Comune di Caserta, apparse sulla stampa locale in data odierna. Il tentativo di scaricare sui dirigenti del Comune, sul loro operato e sui loro emolumenti, le responsabilità per lo stato di dissesto in cui si trova il Municipio del Capoluogo è a dir poco disarmante se non fosse anche un modo maldestro per eludere le responsabilità della politica e dell’Amministrazione.

La situazione finanziaria dell’Ente è il risultato di scelte sbagliate sedimentate negli anni, di cui la responsabilità principale ricade innanzitutto su gestioni amministrative che, al di là del colore politico, hanno privilegiato la spesa facile e improduttiva, le consulenze milionarie per premiare gli “amici” e i politici trombati scaricandone i costi sui cittadini due volte: la prima per pagare coi loro soldi le consulenze, la seconda riducendone i servizi essenziali a causa del dissesto. Inoltre per aver praticato esternalizzazioni di attività che hanno solo mortificato le professionalità interne al Comune senza che per questo siano né migliorato i servizi né ridotto i loro costi, come è sotto gli occhi di tutti. Infine per non aver saputo condurre, seppur nei limiti del proprio ruolo, una lotta a fondo all’evasione fiscale locale di interi settori che non pagano il dovuto e semmai godono anche di servizi non spettanti. In questi anni i lavoratori del Comune di Caserta, come tutti i lavoratori pubblici del Paese, hanno pagato la crisi della Pubblica Amministrazione sia in termini occupazionali a causa del blocco totale del turn over, sia in termini salariali a causa del blocco della contrattazione sia nazionale che di secondo livello. Pertanto le dichiarazioni dell’ottimo Assessore al Bilancio appaiono stupefacenti e del tutto fuori luogo, specie in considerazione dell’alto livello di responsabilità dimostrato in questi anni dal sindacato e specialmente dalla CISL FP che nel Comune di Caserta gode di un’amplissima rappresentanza sia in termini di iscritti che di consenso elettorale e che non ha mai mancato di esercitare la propria azione di tutela dei lavoratori in un quadro di considerazione verso una situazione di gravità seppur non determinata dai dipendenti. La CISL FP non si tira indietro, ma per quanto riguarda i dirigenti rigetta con forza questo tentativo di gettare la pietra nello stagno per distogliere l’attenzione dalle responsabilità. Se l’Amministrazione ha da dire qualcosa per quanto riguarda l’operato dei dirigenti, intervenga nel merito degli eventuali casi senza creare polveroni che offendono un’intera categoria. E per quanto riguarda gli emolumenti dei dirigenti, se essi derivano da leggi e contratti eviti di fare demagogia; se invece derivano da elargizioni graziose dell’Amministrazione faccia autocritica piuttosto che dichiarazioni a mezzo stampa. La CISL FP è disponibile a discutere di tutto, ma spetta all’Amministrazione fare del Comune una “casa di vetro”, limpida e trasparente. Il Sindaco convochi un Tavolo di confronto con le Organizzazioni sindacali, con le Associazioni dei cittadini e dei consumatori; metta a disposizione il bilancio sociale dell’Ente per discutere di tariffe e tasse locali, di servizi, di come si spende il pubblico denaro, di come intende rientrare dalla situazione in corso. Per quanto ci riguarda saremo pronti, come sempre, a fare la nostra parte con quel senso di responsabilità di cui però tutti devono dare prova e che è l’esatto contrario dei polveroni di cui non c’è alcun bisogno e utilità.

 

Carmine LETTIERI

Segretario Generale Fp-Cisl

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