Se la Reggia di Caserta in un anno ha totalizzato 531 mila visitatori, la Reggia di Versailles è stata visitata da 5 milioni di turisti. Il dato è stato reso noto oggi dal presidente di Federculture, Roberto Grossi, nel corso del convegno “Cultura e turismo”, a Roma.

I siti culturali statali del sud nel 2012 hanno attratto 7,4 milioni di visitatori e incassato 28 milioni di euro di introiti lordi. Ma il 43% dei visitatori e il 75% degli incassi è rappresentato da Pompei, Ercolano e dalla Reggia di Caserta. In Sicilia, su 115 siti culturali, solo 11 hanno un proprio sito web e appena 5 di questi sono anche in inglese. Dei 4.588 musei e istituti similari italiani – sono sempre dati Federculture – 1.571 (circa uno su tre) non hanno personale e 903 hanno un solo addetto. Dei 420 istituti statali, ben 125 hanno meno di 5 mila visitatori l’anno. Per Grossi, “in un Paese come l’Italia, ricco di storia, paesaggi ed enogastronomia, bisogna puntare su progetti che mettano in rete l’esistente”. I visitatori dei beni archeologici inseriti all’interno di circuiti dal 2001 al 2012 sono cresciuti del 158,7%. Bisogna infine dare valore all’esperienza di visita: le Domus Romane di Palazzo Valentini a Roma sono al secondo posto tra le attrazioni che, secondo i turisti, rappresentano un’esperienza di eccellenza grazie a luci, video e istallazioni digitali molto più apprezzate dei grandi attrattori come Colosseo e Fori Romani.

 

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