A quanto pare da qualche tempo in città si lamentano frequentissimi e costanti episodi di disservizi postali. Stiamo parlando di corrispondenza, in particolare le utenze ed i pagamenti mensili, che arrivano presso le abitazioni già scadute con le ovvie conseguenze negative sui già magri bilanci familiari, e di una novità decisamente irritante, la mancata consegna delle raccomandate, la quale come sapete va effettuata previa assicurazione da parte dell’operatore della presenza o assenza in casa del destinatario.
Caso vuole che troppo spesso venga solo lasciato in cassetta l’avviso di giacenza della missiva, costringendo il pubblico ad irritanti ed estenuanti file presso l’ufficio centrale per il ritiro della raccomandata. Ciòchevedoincittà, nella sua funzione di sentinella e cartina tornasole delle rimostranze cittadine circa i disservizi vari ed inottemperanze amministrative che avvengono sul territorio, ha così potuto appurare, attraverso l’attività quotidianamente compiuta sulle sue pagine sociali di Facebook, la veridicità delle testimonianze espresse dai membri del social group e dai cittadini in generale. “In pratica – spiega Mariagrazia Manna presidente dell’associazione – abbiamo raccolto una serie abbastanza congrua di lagnanze che coprono quasi tutta la città. In effetti, come associazione, Ciochevedoincittà vuole appurare, prima di passare a provvedimenti più corposi, se tali disservizi sono da attribuirsi alle società che emettono le bollette, ad una leggerezza organizzativa di Poste Italiane qui in città o se vi siano ulteriori spiegazioni che almeno a noi, al momento, sfuggono. La questione raccomandate è invece più dettagliata e netta. Siamo in molti ad aver appurato che spesso gli operatori non bussano affatto per accertarsi della presenza del destinatario in casa, ma pongono direttamente l’avviso di giacenza in cassetta, forse per velocizzare il lavoro. Alcuni sono stati addirittura “avvistati” dai balconi nell’effettuare questa operazione. Non vogliamo assolutamente fare di tutta un’erba un fascio, vi sono di certo postini che si ammazzano di lavoro facendo anche il turno di qualcun altro, ma le testimonianze presenti sul gruppo Facebook di Ciochevedoincittà sono quasi univoche. Fatto sta che moltissimi cittadini si ritrovano costretti a file interminabili e irritanti presso l’ufficio centrale quando avrebbero potuto con tranquillità ricevere la raccomandata presso la propria abitazione.