“Con una decisione vergognosa hanno deciso di aprire un secondo seggio a Sant’Arpino, calpestando quanti in questi mesi hanno cercato di dare dignità al Partito pretendendo chiarezza e coerenza. Prendiamo atto di chi ha deciso di tutelare il livello regionale e già domani deporremo le nostre tessere in segno di protesta”. E’ infuriato Davide D’Elia, segretario dei Giovani Democratici di Sant’Arpino che ha deciso di dimettersi per protestare contro quella che viene bollata come “l’ennesima decisione che mina la credibilità del Pd in occasione di una consultazione popolare interna”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ennesima piroetta sui seggi da allestire nel comune atellano. Questa notte, infatti, la commissione regionale per il congresso, contraddicendo una decisione presa nel pomeriggio di ieri e comunicata anche agli organi di stampa, ha deciso che sarebbe stato aperto un secondo seggio nell’aula consiliare.
Una scelta che alimenta la spaccatura presente in città e che rende sempre più difficile il lavoro del commissario cittadino Marco Villano. L’uomo mandato da Raffaele Vitale per cercare di ricomporre la spaccatura tra quei democratici che sostengono Alleanza Democratica e quelli che invece sono all’opposizione di Eugenio Di Santo.
Quella delle primarie è una vera e propria maledizione per Sant’Arpino. I nostri lettori ricorderanno sicuramente l’episodio accaduto in occasione delle parlamentarie di dicembre con il presidente di seggio rapinato del registro dei votanti. Un episodio che portò i garanti a invalidare il voto. Ma Sant’Arpino ha fatto parlare di sé anche in occasione del congresso provinciale con un secondo seggio prima aperto e poi chiuso.
Ora il circolo Pd di via di Giacomo potrebbe decidere di chiudere il proprio seggio per protesta. L’amarezza e la delusione è tanta, soprattutto tra i giovani che stanno valutando se tirare definitivamente i remi in barca.
Angelo Golia