Un grosso applauso alla fine ha abbracciato tutti ed ha qualcuno è scappata anche una lacrima. E’ stato un pomeriggio diverso quello visto ieri allo stadio ‘Bisceglia’ di Aversa. Il tradizionale allenamento del mercoledì si è trasformato in un festoso incontro di calcio fra i giocatori dell’Aversa Normanna ed i pazienti dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario cittadino.

Un match fortemente voluto dalla signora Giancarla Perugini, moglie del presidente Giovanni Spezzaferri, dallo stesso massimo dirigente granata e dall’amministratore delegato Alfonso Cecere, sempre pronti ad impegnarsi in iniziative di carattere sociale e sostenere, come in questo caso, una struttura pubblica che in passato è balzata agli onori della cronaca per fatti non certo positivi. Dall’altra parte il comandante della polizia penitenziaria Luigi Mosca e la direttrice Carlotta Giaquinto, decisi a non lasciarsi scappare quest’opportunità, coglierla al volo, sostenerla con il massimo entusiasmo. Dopo le foto ricordo e lo scambio di gagliardetti, proprio come in una partita ufficiale di campionato, via a correre sul prato verde, all’inseguimento di un pallone, per dare un calcio alle avversità della vita, per fare gol nel cuore di chi ha pregiudizi. “E’ un’iniziativa che ci permette di far avvicinare la città all’Opg – afferma soddisfatta la Giaquinto – di superare le mura, non solo sono quelle reali della nostra struttura, ma quelle che spesso troviamo nella mente di coloro che partono prevenuti verso chi è costretto a viverci. E’ importante far uscire i pazienti, dargli visibilità, creare un’integrazione con il territorio. Spero che sia un inizio di un maggiore coinvolgimento da parte di tutta la città. Da parte dell’Aversa Normanna c’è stata sempre attenzione e sensibilità verso l’Opg. Siamo molto riconoscenti per questa bellissima quest’iniziativa”. “Abbiamo un piccolo campetto di calciotto all’interno della struttura, – ribadisce il comandante Mosca – dove i ragazzi si allenano. Ora c’è venuta l’idea di fare qualcosa di più, di nuovo, grazie alla disponibilità della signora Perugini e di tutta l’Aversa Normanna. E’ un’occasione importante per consentire a questi ragazzi d’iniziare a reintegransi nella società ed avere un contatto con l’esterno”. “Negli anni scorsi abbiamo offerto all’Opg divise sociali e palloni per consentire ai pazienti di svolgere un’attività fisica – commenta orgoglioso il presidente Spezzaferri – ora abbiamo voluto vedere i frutti di questo nostro aiuto. Scherzi a parte, è giusto, oltre che bello, vedere tanta gioia sul viso di questi ragazzi. Noi siamo una società di calcio, ma non pensiamo solo al calcio. C’è un territorio da valorizzare, delle persone da integrare, dei giovani da far crescere con i valori positivi dello sport. Anche questo è il nostro scopo, oltre a vincere le partite”. A proposito di vittoria, per la cronaca la partita è finita 8-7 in favore dell’Opg. Ma non c’è stata nessuna protesta verso l’arbitro per il rigore assegnato ingiustamente o la rete realizzata in sospetto fuorigioco. Dopotutto, è stata solo una partita di calcio.

Pier Paolo De Brasi

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