“Le politiche sociali in questo Paese sono ancora con il segno meno. I riparti dell’ultimo governo Letta del Fondo nazionale e del Fondo per la non autosufficienza differiscono di circa 300 milioni di euro dalle somme richieste dalla Conferenza delle Regioni, di per sé prudenziali e contenute in quanto relative al plafond complessivo del 2009. Il presidente del Consiglio in pectore Matteo Renzi, che con piglio garibaldino ha annunciato riforme per i prossimi tre mesi sui temi del lavoro, pubblica amministrazione e fisco, scelga un mese anche per rilanciare il welfare”. Così Ermanno Russo, assessore all’Assistenza sociale della Regione Campania.

 

“Siamo dinanzi ad un accanimento senza precedenti nei confronti dello Stato sociale – prosegue l’assessore -, dai 920 milioni di euro previsti a livello nazionale nel 2009 siamo scesi quest’anno a 637 milioni, 283 milioni in meno. Non tocca a me spiegare che dal 2009 ad oggi i bisogni e le difficoltà delle fasce più fragili di cittadinanza sono aumentati a dismisura in presenza di una crisi perdurante e aggressiva. La richiesta delle Regioni era dunque ragionevole e responsabile, non si chiedeva la luna ma uno stanziamento minimo per poter assicurare quantomeno i servizi essenziali per il 2014”.

 

“Anche l’ultimo governo ha fatto orecchie da mercante – conclude Russo -, l’augurio è che il nuovo premier ed il nuovo ministro delle Politiche sociali, comunque egli si chiami, non commetta l’errore miope di far lievitare i costi della sanità e del welfare riparativo, falcidiando ancor di più i fondi diretti allo stato sociale”.

 

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