Nel toto-ministri spunta il nome di Raffaele Cantone per la poltrona di ministro della Giustizia nel governo Renzi. Le quotazioni dell’ex pm della Dda di Napoli, ora giudice di Cassazione, sono balzate in alto nelle ultime ore. Il magistrato, sponsorizzato dal Pd, è in corsa con altri due esponenti dei Democratici, Andrea Orlando e Dario Franceschini (in lizza anche per il Viminale), entrambi ministri uscenti, rispettivamente dell’Ambiente e per i Rapporti con il Parlamento. Al momento però resta favorito Michele Vietti, vicesegretario del Csm. Lo stop a Cantone potrebbe arrivare dal Nuovo Centro Destra. Alfano ha vuole un Guardasigilli garantista. Difficilmente sarebbe “garantito” dall’ex pm della Dda napoletana. Da qualche anno il nome di Cantone è sulla bocca dei commentatori della politica in ogni tornata elettorale. Negli ultimi tempi sono diventati sempre più insistenti le voci di una sua candidatura alla guida del centrosinistra alle regionali della Campania in programma l’anno prossimo. Finora il magistrato ha sempre declinato i pressanti inviti, prima dell’Idv, poi del Pd. Ma di fronte all’offerta del ministero della Giustizia difficilmente direbbe di no.
Nessuna chance per la deputata casertana Pina Picierno. Come sempre la sua sorte è intimamente legata a quella di Franceschini che, com’è avvenuto con il governo Letta, non ha nessuna intenzione di rinunciare ad una poltrona di ministro (non sia mai). Per Enzo De Luca, oggi viceministro alle Infrastrutture, la riconferma sembra a portata di mano. Il sindaco di Salerno ha instaurato un filo diretto con Renzi che sarebbe disposto a inserirlo nella sua squadra di governo. De Luca non si dimetterà da sindaco neanche stavolta?
Mario De Michele