‘Black Smoke’ è il nome in codice di una vasta operazione anticontrabbando disposta dal Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza. Nelle ultime 48 ore, in tutta la regione, hanno operato un centinaio di autopattuglie, in funzione preventiva e repressiva, e, finora, sono stati denunciati 106 contrabbandieri, di cui tre arrestati, e sequestrati più di cinque quintali di sigarette di contrabbando.
Il fenomeno non risparmia neanche le isole del Golfo di Napoli: a Ischia e Capri, infatti, sono stati 10 i contrabbandieri denunciati e una dozzina i chili di sigarette sequestrate. In un palazzo del centro storico di Napoli, poi, era stata realizzata una vera e propria ‘tabaccheria’ abusiva, ricavata con improvvisati lavori in muratura in un sottoscala, dove è stato rinvenuto circa mezzo quintale di ‘bionde’. Ad Arzano è stato scoperto un deposito dove, all’interno di un box auto di appena 20 metri quadrati, erano stati stipati tre quintali di tabacchi. Il piano si inquadra nella costante azione di repressione che, dall’inizio dell’anno, ha consentito di sequestrare circa otto tonnellate di tabacchi lavorati esteri.
Nel corso del 2013 erano già stati denunciati, complessivamente, 1.788 soggetti, di cui 96 tratti in arresto, sequestrate 40,8 tonnellate di sigarette di contrabbando, nonché 77 automezzi e 23 immobili, utilizzati come depositi. I flussi illegali intercettati provengono, principalmente, dall’Europa dell’est. Ulteriore aspetto, da non sottovalutare, quello relativo alla salute pubblica: le analisi chimiche hanno dimostrato che quelli contrabbandati sono prodotti realizzati con tabacco, cartine e filtri di pessima qualità, contenenti, in alcuni casi, sostanze tossiche. Spesso, poi, si tratta di sigarette contraffatte, con falsi marchi e loghi delle note aziende multinazionali del settore.