”Caduta ogni ipocrisia della sinistra sul condono edilizio”. Ad affermarlo – sottolinea una nota diffusa successivamente a modifica di quella precedente sbagliata e divulgata dall’ufficio stampa – è l’on. Carlo Sarro, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera dei Deputati il quale chiarisce che “Con la conversione nella Legge n. 5/2014 del decreto legge n. 133/2013, recante disposizioni in materia di IMU e di alienazione di immobili pubblici, è definitivamente venuta meno la principale argomentazione con la quale sinistra ed ambientalisti si sono, nel corso di questi anni, opposti alla applicazione del condono 2003 ai cittadini della Regione Campania”.
“Ed infatti”, prosegue il Parlamentare di Forza Italia, “con il cd. decreto IMU, si è provveduto ad attualizzare l’applicazione, in taluni casi, delle disposizioni del primo condono edilizio, vale a dire quello del 1985, disposto con la famosa legge n. 47. Inoltre, ed è questo un dato altrettanto significativo dal punto di vista politico, la rinnovata applicazione del condono della L. 47/1985, viene giustificata con la esigenza di prevenire nuove urbanizzazioni e ridurre il consumo di suolo, vale a dire gli stessi identici obiettivi per i quali da oltre quattro anni chiediamo che ai cittadini campani sia assicurato lo stesso trattamento riservato a tutti i cittadini della Repubblica, cioè di garantire l’applicazione di una legge dello stato (condono 2003) anche in Campania, così come del resto, affermato dalla Corte Costituzionale con ben due sentenze”.
“Sorprende”, conclude l’on. Sarro “che le tante anime belle che così rumorosamente hanno schiamazzato sugli emendamenti da me presentati per difendere il diritto alla casa dei miei concittadini, oggi incredibilmente tacciono; eppure l’operazione compiuta dal Governo ha riguardato la riapplicazione di un condono molto più estensivo di quello del 2003, soprattutto sotto il profilo ambientale e paesaggistico, e per operazioni di dismissione immobiliare certamente diverse dai casi di abuso di necessità per i quali in questi anni io e tutto il centro destra ci siamo spesi senza risparmiare energie. Mi rivolgerò al neo Presidente del Consiglio per chiedere finalmente giustizia”.