La presunta corruzione, rappresentata dal pagamento di 3 milioni di euro a Sergio De Gregorio da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi per far cadere il Governo Prodi, sarebbe avvenuta a Roma. Per questo motivo gli avvocati di Berlusconi, Niccolò Ghedini e Michele Cerabona, hanno sollevato un’eccezione riguardo la competenza territoriale del processo sulla presunta compravendita di senatori, in corso a Napoli, che secondo i legali spetterebbe a Roma.
La prima sezione del Tribunale di Napoli, ritiratasi in camera di consiglio al termine dell’udienza di oggi, si pronuncerà il 12 marzo, in occasione della prossima udienza, sulla competenza territoriale così come sull’insindacabilità del voto dei parlamentari, alla luce della quale gli avvocati dell’ex premier hanno chiesto l’annullamento del decreto che dispone il giudizio per Berlusconi. Entrambe le eccezioni sono state contestate dai pm Francesco Vanorio e Henry John Woodcock, che hanno chiesto al Tribunale di rigettare le questioni preliminari proposte.