Piedimonte matese- Quell’espressione usata urbi et orbi da papa Bergoglio quando si è affacciato su piazza S.Pietro ha risuonato questa mattina durante l’incontro-testimonianza(“Donne fino alla fine del mondo”, parafrasando papa Francesco ) con suor Rosalia, insegnante oggi ed appartenete alla comunità suore san Francesco di Sales di Alvignano.
Una preziosa testimonianza resa possibile dalla rassegna “Muciramaledonne” in corso presso il polo museale “Marrocco” di Piedimonte Matese e dallo staff di volontarie ed associazioni cittadine che hanno dato vita alla tre giorni di incontri di cultura, arte, musica in occasione della giornata internazionale delle donne nei loro mille ruoli, nelle loro difficoltà ma soprattutto vitalità. Suor Rosalia ha presentato la sua ricca esperienza di missionaria sulle alture Ecuador(ben 12 anni) prima di ritornare in Italia dove insegna presso la scuola paritaria P.Umberto del centro del medio Volturno. “Ho imparato tanto da quei popoli indigeni e , soprattutto il senso di comunità delle donne di quei gruppi- ha spiegato dopo la S.Messa della parrocchia di S. Maria Maggiore. In quelle donne ha trovato quei segni del buon samaritano, di donne che si fanno carico delle persone della famiglia ma anche dell’intera comunità” ha detto ricordando alcuni valori-cardine vissuti in SudAmerica come il rispetto della terra(“terra-madre”) dell’acqua.” ecco mi sono messo dentro quelle persone, in atteggiamento di empatia” ha detto con commozione suor Rosalia.Le sfide proseguono armati di quei valori :” siamo tutti missionari” ha concluso con accento bergogliano. L’incontro è stato introdotto dalla direttrice scientifica del museo, Raffaella Martino che ha evidenziato gli sforzi per dare espressione al poliedrico mondo femminile e da Grazia Blasi, direttrice del periodico della diocesi, Clarus, che ha presentato suor Rosalia e la sua attività, espressione di quel “genio” femminile” richiamato con la lettura della “mulieris dignitatem” di papa Giovanni paolo II
Michele Martuscelli