Più di quattromila scout, provenienti da tutta la Campania e dal resto di Italia, invaderanno domenica 16 marzo le strade di Casal di Principe per ricordare con una sfilata, nel loro consueto stile fatto di canti, giochi e tanta allegria, la morte di don Peppe Diana, il parroco ucciso il 19 marzo del 1994 nel sua parrocchia di San Nicola di Bari da un killer del clan dei Casalesi. La giornata rientra nell’ambito delle celebrazioni organizzate per il ventennale del delitto dalla Diocesi Aversa in collaborazione con Libera Caserta ed il Comitato Don Peppe Diana.

E’ ancora vivo per le “camicie blu” il ricordo dei funerali di Don Peppe, quando mamma Iolanda, indossando il Gilwell del figlio (il foulard che indica la promessa di un capo scout), lo agitò con dolore; quel giorno furono esposte lenzuola di protesta, e anche domenica in occasione della marcia i vari gruppi scout racconteranno su di un lenzuolo come ha vissuto concretamente il “passaggio da terra di camorra a Terre di Don Peppe”, con le esperienze vissute nelle proprie realtà, le attività organizzate, i progetti realizzati e gli impegni che ciascuno scout vorrà assumere. Alle 12 la sfilata si fermerà dinanzi al cimitero di Casal di Principe per la celebrazione della Santa Messa da parte del Vescovo di Aversa Angelo Spinillo; ci saranno i racconti dei testimoni. “La miopia camorristica non capì che il seme ormai era stato gettato e piantato” dice Michele Martino, responsabile del settore dell’Agesci Campania Pace Non Violenza e Solidarietà.

 

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