La Cassazione accoglie il ricorso contro il sequestro di un centinaio di unità abitative edificate nel Comune di Orta di Atella e finite nel mirino della procura di Santa Maria Capua Vetere il 29 maggio 2013. I giudici della Suprema Corte hanno ritenuto fondate le istanze presentate dai legali di due titolari di concessioni relative a due degli otto lotti in totale sequestrati nell’estate dello scorso anno dai carabinieri del comando provinciale di Caserta e del reparto territoriale di Aversa. La Cassazione ha accolto il ricorso con rinvio al Riesame di Napoli, che dovrà pronunciarsi nuovamente sul provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica. Una buona notizia per i proprietari degli immobili, anche se bisognerà attendere il dispositivo delle sentenze per conoscere le motivazioni alla base dell’accoglimento del ricorso contro il sequestro.

Nel blitz dei carabinieri, scattato nel maggio del 2013, furono sequestrati otto fabbricati, per un totale di 1.444 unità immobiliari, suddivise in abitazioni, box ed esercizi commerciali. Contestualmente i carabinieri notificarono 29 informazioni di garanzia ad altrettante persone tra dipendenti comunali e imprenditori edili, beneficiari dei permessi di costruire, cui si contestano i reati di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva.

 

Mario De Michele

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