”Leggo con umana simpatia l’autocelebrazione che il presidente Caldoro fa di se stesso e della propria giunta. Leggo sugli stessi giornali anche i giudizi della stampa estera sul disastro Pompei e leggo ancora solo a titolo di esempio il fallimento del piano di rientro dell’EAV. E non parlo di sanità, di ambiente, di attività produttive, di difesa del suolo o di ritardo dell’applicazione del decreto 35, alias decreto pagamento creditori. E non parlo di tante altre cose”.
Lo afferma, in una nota, Ugo de Flaviis, consigliere regionale, capogruppo Ncd. ”Mi domando, alla luce della sola stampa quotidiana, qual è il parametro amministrativo politico, in base al quale il mio amico Caldoro pretende un 10 al lavoro fatto”, aggiunge De Flaviis. ”E’ evidente alle persone normali che siedono molto più in basso delle sue altezze siderali, che serve una urgente revisione, per quanto possibile, di ciò che è stato fatto, con un patto di fine legislatura, che restituisca a Caldoro e alla sua maggioranza smarrita lo slancio necessario per arrivare – conclude – almeno alla sufficienza e per poter affrontare con credibilità amministrativa e politica la prossima campagna elettorale, ove mai questa necessità evidente non venisse condivisa, per quello che mi riguarda non sono più disponibile a condividere gli oneri pesantissimi di tante scelte non condivise. Mi auguro molto sinceramente che Caldoro sappia cogliere il senso di queste parole e che ad esse seguano scelte politiche e coerenti”.