“Napoli è una città ripiegata su se stessa, male amministrata, che rischia di perdere la speranza, una metropoli nella quale si consumano drammi che ne appannano l’immagine e la tengono in condizione indecorosa. Il sindaco non ha mai avuto una visione di grande città europea, siamo ancora al dibattito sulle buche stradali, mai sentito un progetto o una ipotesi di rinascita. De Magistris ha una responsabilità storica, ecco perché non facciamo sconti e gli chiediamo di far un passo indietro”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella, intervenendo alla giornata conclusiva del quarto congresso della Camera del lavoro di Napoli.
“Il porto di Napoli, la più grande industria della Campania – ha aggiunto Tavella – non ha ancora una guida. Inoltre ci chiediamo che cosa abbia impedito di raggiungere l’accordo tra Comune e Regione per la ricostruzione di Città della Scienza il giorno fissato, evitando così una figuraccia internazionale. Infine per quanto riguarda il teatro San Carlo, la fallita contrattazione istituzionale ci ha regalato l’ennesimo commissario”. “Proporremo – ha sottolineato Tavella – una grande iniziativa per Napoli, di respiro internazionale, finalizzata alla costruzione di una intesa che coinvolga tutte le capitali del Mediterraneo e le colleghi con il nostro Mezzogiorno. Il destino della Campania e del Sud passa per il destino della grande area metropolitana di Napoli, che conta tre milioni e mezzo di abitanti. Per renderla più competitiva e appetibile non possiamo misurarci solo sul costo lavoro, ma occorre costruire una idea più complessiva”. “Dobbiamo parlare di una economia polifunzionale che abbini il terziario ad un apparato industriale da difendere e da arricchire con una programmazione territoriale basata sulla politica energetica, sulle infrastrutture, sul cablaggio, su una formazione adeguata, sulla legalità, su una pubblica amministrazione che sia efficace e veloce”, ha concluso.