GRICIGNANO – Guai giudiziari per il vicesindaco di Gricignano Andrea Aquilante. L’esponente della giunta Moretti è indagato per reati gravissimi: minaccia e molestia (tranquilli, non su minori). E per lui le porte del Tribunale potrebbero spalancarsi già nei prossimi giorni. L’inchiesta condotta dal pm Francesca de Renzis della procura di Santa Maria C.V. è giunta alle battute finali. E si è conclusa con l’avviso di chiusura delle indagini già notificato ad Aquilante.
Un provvedimento che è il preludio del rinvio a giudizio. E quindi dell’avvio del processo a carico del vicesindaco. Il membro (senza malizia) dell’esecutivo è incappato nelle maglie della giustizia in seguito a una serie di circostanziate denunce di Ersino Di Foggia, commerciante di Gricignano. Che nel novembre 2012 si è recato per ben tre volte dai carabinieri per denunciare Aquilante. Il primo esposto, presentato ai militari dell’Arma di Aversa, è datato 7 novembre 2012. Di Foggia racconta di aver ricevuto pochi giorni prima alcuni messaggi intimidatori sul proprio telefonino da un numero a lui sconosciuto, ma forse riconducibile ad Aquilante. In un primo sms c’era scritto: “Come esci in piazza ti dobbiamo mandare all’ospedale”. In un altro messaggio: “Ti ammazzerò a breve ma prima dovrai vedere sgozzate le tue fanciulle se no non godo”. Nel giro di poche ore i carabinieri di Aversa diedero mandato a quelli di Gricignano di svolgere le indagini per individuare l’intestatario dell’utenza telefonica da cui erano stati inviati gli sms. E a conferma dei sospetti del commerciante il numero risultò intestato al vicesindaco. Il 9 novembre 2012 Di Foggia si rivolge nuovamente ai carabinieri.
Stavolta si reca presso la stazione di Gricignano per denunciare altre minacce, addirittura più gravi delle precedenti, lanciate tramite Facebook. Il commerciante fa mettere a verbale che dal profilo Fb di Aquilante ha ricevuto sul proprio profilo il seguente messaggio: “Caro Ersino, se non la smetti ti giuro che vengo a casa tua e faccio una strage. Puoi anche stampare questo messaggio e denunciarmi, tanto non ti salva nessuno. Ah… dimenticavo, mi dispiace per le bambine”. In messaggio successivo Aquilante aggiungeva: “Un’ultima cosa, ti hanno informato male, preferisco le fanciulle, le tue”. Se il vicesindaco chiama in causa delle bambine c’è da preoccuparsi. Di Foggia si preoccupa, eccome. E segue il “consiglio” di Aquilante: stampa i messaggi ricevuti tramite Fb e lo va a denunciare. Ma l’imperterrito vicesindaco non si ferma davanti a nulla. E continua, a detta del commerciante, a molestarlo. Il 12 novembre sempre del 2012 Di Foggia torna dai carabinieri di Gricignano per presentare una terza denuncia contro Aquilante. Per la serie non c’è due senza tre.
I militari dell’Arma approfondiscono il caso, ipotizzando anche il reato di stalking, e inviano il corposo fascicolo alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che mette sotto inchiesta Aquilante. Ora al vicesindaco è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini. E forse già nei prossimi giorni inizierà il processo a suo carico. Buona fortuna. In bocca al lupo. Ah no. Forse Aquilante preferisce: “In culo alla balena”.
Mario De Michele