Chiuso l’antro della Sibilla per il crollo di un muro a causa di infiltrazioni di acque meteoriche. La struttura già puntellata per precedenti cedimenti ed in attesa di interventi di manutenzione straordinaria, era comunque aperta al pubblico. Nel week end, invece, il nuovo improvviso crollo che ha indotto i responsabili del Parco archeologico di Cuma ad interdire l’accesso. C’è il pericolo di nuovi cedimenti. Allertata la Sovrintendenza archeologica per gli interventi necessari al ripristino. I custodi del parco minimizzano l’accaduto e parlano di eventi già in atto con il transennamento dell’antro solo per motivi di maggiore sicurezza. Numerosi i turisti rimasti delusi ai cancelli d’ingresso sabato e domenica per non aver potuto visitare il sito dedicato dai romani al culto di Apollo.
Tra questi turisti polacchi,americani e una scolaresca milanese dell’Iti Einstein. Il crollo verificatosi nell’antro della Sibilla segue di pochi giorni il cedimento dell’antica via romana di Arco Felice vecchio, tuttora chiusa al traffico, che mette a rischio per infiltrazioni dalla condotta di acqua portabile un altro dei tesori flegrei. Sul piede di guerra l’associazione degli albergatori flegrei che attraverso il proprio presidente, Luigi Esposito accusa: “Si era a conoscenza da tempo della precarietà delle strutture romane nel parco di Cuma. Si è preferito destinare i soldi per gli interventi per altri progetti e non salvaguardare ciò che il mondo ci invidia ed attira turisti in tutto l’anno. L’aspetto più grave della vicenda – sottolineano ancora all’associazione flegrea – è che gli operatori turistici non vengono messi sull’avviso e si è costretti a gestire le giuste rimostranze dei turisti giunti fin qui per un preciso obiettivo che poi viene negato”.