Alla ricerca dell’IGP, mai raggiunta. Un festival dell’olio anzi del “buonolio”. Una due giorni senza precedenti per impegno organizzativo per originalità di approccio al problema della valorizzazione del prodotto più antico del mediterraneo , ben radicato anche nell’area matesina: l’olio. Artefici l’associazione “Duc in altum” di Auduni e “Gastroliart”. “Laboratorio” e “teatro” di questa multiforme rassegna il ristorante Tour d’argent a Gioia Sannitica. Gli organizzatori, infatti, non hanno pensato ed ideato al solito convegno accademico sulle problematiche agricole ed in particolare del settore olivicolo di cui l’area sconta la (ancora) mancata attivazione di un riconoscimento a livello legislativo (un tentativo di marchio dop fu compiuto negli anni scorsi ma senza esito).
Tra gli obiettivi specifici della manifestazione quello di rimettere in moto l’iter burocratico per il raggiungimento e riconoscimento dell’indicazione geografica protetta(IGP) . Nei due giorni si alterneranno ed intrecceranno laboratori didattici di assaggio dell’olio extravergine, momenti di arte, ovviamente degustazioni, tavole rotonde con esperti, amministratori del territorio, assessori di enti sovracomunali come l’assessore regionale all’agricoltura Daniela Nugnes e quello provinciale, Stefano Giaquinto .Sarà presentata la carta dell’olio a cura di Vincenzo Nisio, presidente dell’associazione Gastroliart ed assaggiatore alla presenza di molti produttori locali (quello dell’associazionismo è uno dei fattori da migliorare per valorizzare l’olio matesino).
Michele Martuscelli