Piedimonte Matese- “Ragazzi , studiate, istruitevi ”. L’appello, o meglio, il consiglio, visto il tono colloquiale ed “a tu per tu” dell’incontro svoltosi ieri mattina, è venuto da Simona Ferraiuolo, magistrato in trincea  nel tribunale di Locri.

Matesina, da pochi anni impegnata nella dura e complicata realtà di quel sud “appiattito”,  cioè che  non  vuole scrollarsi di dosso  i vizi sociali della rassegnazione,  come ha detto agli studenti della scuola media Vitale (presenti anche altre scuole di Piedimonte Matese) “Legalità a ..piccoli passi” era il tema della tavola rotonda momento di un percorso più ampio ed articolato(“Marzo nella legalità”) che ha incluso anche la ricorrenza della giornata  donne e quella in nome della memoria e dell’impegno per ricordare le vittime della illegalità ed in particolare della criminalità organizzata oggetto di una manifestazione specifica anche lo scorso 19 marzo in ricordo di Don Peppe Diana. Un ciclo di riflessione  iniziato l’8 marzo con l’incontro-dibattito delle classi terze con le responsabili del Centro antiviolenza Aurora di Piedimonte Matese, proseguito il 18 marzo con la “Caccia alla legalità”  delle classi prime nella Villa Comunale ed ancora il 19 marzo con la commemorazione di Don Peppe Diana fino al convegno-dibattito di oggi.

Un mese ricco di attività, dunque, tutte legate al tema della legalità. In alcune , molte realtà del meridione ma anche di altre regioni vista la “globalizzazione” delle forme di criminalità, il cambiamento – a dispetto del  titolo, pur realistico, è lento , lentissimo e la giovane magistrata , nel suo primo incarico di  pubblico ministero  ha risposto a numerose domande,  alcune niente affatto generiche, degli studenti. Una serie di stimoli lanciati dai ragazzi  che hanno dato lo spunto per una significativa riflessione sul valore sociale della legalità e dell’impegno sociale partendo dall’esperienza  che sta scandendo l’attività del sostituto procuratore della repubblica  a Locri che ha raccontato  la difficoltà di fare indagini spesso per la scarsa collaborazione dei cittadini o di mentalità di sfiducia verso lo Stato. Un  racconto ad ampio raggio che ha riguardato anche l’uso di tecnologie molto usate dalle giovani generazioni come i social network (facebook, whatsapp ) verso cui  la giovane “magistrata”  ha invitato ad usarla con correttezza  evitando abusi :” la polizia urbana riesce facilmente ad accedere a chi si rende artefice di abusi su internet come l’uso di falsi profili o di messaggi anonimi”. Un’esperienza di forte motivazione in un contesto molto difficile da qui la sollecitazione a prepararsi, a tirare il meglio delle energie da ognuno: “questo è  uno dei messaggi che abbiamo voluto lanciare oggi ai nostri ragazzi di III media”  mettono in luce gli organizzatori. Sono intervenuti, ad avvio dell’incontro, il dirigente scolastico Riccardo  Russomando, Clotilde Riccitelli, dirigente secondo circolo didattico,  vice sindaco Costantino Leuci. Presente la prof.ssa Maria Rosaria Francomacaro con una rappresentanza di allievi dell’Istituto Industriale, Elisabetta Ricciardelli, dirigente primo circolo didattico, docenti del I e del II circolo con i loro alunni delle classi V ed il Consiglio comunale ragazzi al completo. Referenti del percorso sulla legalità le docenti Gloria Della Paolera, e Lina Mannello.

Michele Martuscelli

 

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