La carica, la passione e l’amore per il proprio paese sono trapelati dalle parole di tutti gli intervenuti alla presentazione del candidato sindaco di “Casapesenna in positivo”, svoltasi domenica 23 marzo nella sede del movimento in piazza A. Petrillo al civico 43. Moltissimi i cittadini accorsi alla manifestazione e che sono direttamente venuti a conoscenza del nome tanto atteso: Marcello De Rosa è colui che concorrerà alla carica di sindaco per il movimento civico. Il suo nome è nuovo nell’ambito politico, ma non in quello cittadino.

 

De Rosa si è, infatti, distinto per le sue doti imprenditoriali, per il forte senso di responsabilità e per l’alto profilo civico, che lo hanno spinto, nel nome della Legalità, ad abbattere il muro di omertà. Il coraggio è,  dunque, una delle caratteristiche del neo-candidato che ha salutato con entusiasmo i tanti concittadini che hanno voluto manifestare, da subito, il loro consenso. “Casapesenna è già bella così, noi vogliamo soltanto migliorarla, risolvere i problemi nel novero delle nostre capacità. Se mi sono candidato – dice De Rosa – è perché la mia vita lavorativa e familiare si è da sempre svolta a Casapesenna. È qui che crescono le mie figlie e se non me ne sono mai andato è perché io credo realmente nelle potenzialità di questo territorio, nel fatto che Casapesenna possa un giorno risplendere, nel fatto che noi “Siamo la Terra del Sole e non la Terra dei Fuochi”! Dobbiamo puntare l’attenzione su quanto di positivo ci può offrire la nostra bella terra. Dobbiamo impegnarci tutti per far rifiorire Casapesenna e un sindaco da solo non può farcela, nemmeno con un’equipe di esperti: servono i cittadini! A governare non dobbiamo essere undici, ma settemila. C’è la necessità che tutti si impegnino attivamente per costruire un futuro luminoso, che tutti partecipino alle decisione e avanzino le proprie proposte e le proprie idee”.

 

A tal proposito il movimento ha aperto vari canali attraverso i quali i cittadini possono contattarli, ma questo, secondo De Rosa, non basta: “Occorre essere in piazza, girare per la città, farsi vedere sempre e non solo in campagna elettorale, non abbandonare i più bisognosi, coloro che necessitano di un aiuto”.

L’ascolto e il sociale si configurano, allora, come i punti cardine di questo movimento, il quale punta al concreto e che pare già avere parecchi sostenitori attorno a sé.

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