Per la vigilanza nei comuni della cosiddetta Terra dei Fuochi dai prossimi giorni saranno impiegati cento militari. Cinquanta nella provincia di Napoli e altrettanti in quella di Caserta, a disposizione dei rispettivi prefetti. Saranno sempre le forze dell’ordine a fare le indagini. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa a conclusione dei lavori del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto oggi a Napoli. Nel capoluogo campano sono attivi una novantina di clan, con circa quattromila affiliati con interessi in tutti i settori. E’ questa la fotografia che il prefetto di Napoli, Francesco Musolino, ha offerto ad Alfano. Ma ministro, responsabili nazionali e locali delle forze dell’ordine e rappresentanti della magistratura hanno posto l’attenzione su un altro aspetto: dall’inizio dell’anno – nell’area a nord di Napoli – ben sette persone sono state uccise ed i cadaveri sono stati successivamente dati alle fiamme. Il ministro Alfano, comunque, ha ribadito che magistratura e forze dell’ordine stanno lavorando bene (lo dimostrano l’alto numero di latitanti arrestati e i quattro miliardi di beni sequestrati nel corso degli ultimi 15 mesi): ”Qui esiste la squadra Stato e si lavora con grande spirito di squadra. E quando si lavora così i risultati si ottengono”. Sull’utilizzo dei beni confiscati, a giudizio di Alfano, ”non c’e’ stato un fallimento ma una crisi di crescita”. Sono 11mila beni e circa 1700 aziende sotto sequestro: tra le priorità, a suo giudizio, c’è quella di garantire il lavoro ai dipendenti. Poi il ministro, sollecitato dalle domande dei giornalisti, ha risposto sulla spending review nella Pubblica sicurezza: nessun passo indietro, ha detto il responsabile del Viminale ma si è trattato solo ”di tagliare le inefficienze ed investire laddove serve”. Quindi Alfano, sul fronte del blocco del turn over, nel comparto sicurezza ha spiegato che quest’anno, dopo circa un lunghissimo periodo, ci sarà una deroga del 55 per cento”. .’Abbiamo finito? No. Sono in contatto con il ministro della Difesa, Roberta Pinotti – ha detto ancora Alfano – e stiamo lavorando per trovare ulteriori risorse per gli uomini delle forze dell’ordine e delle forze armate. Non sarà una sfida facile. Ma siamo dell’idea di fare non un passo indietro, quanto due avanti”.

 

 

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