TORRE DEL GRECO – Palazzo a rischio crollo a Torre del Greco (Napoli), evacuate venti famiglie. E’ quanto ha deciso questo pomeriggio il sindaco, Ciro Borriello, dopo un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco e dagli agenti di polizia municipale all’interno di uno stabile di cinque piani in via Genova,
a ridosso della centrale piazza Luigi Palomba. Al piano terra dell’immobile si è infatti verificato il “cedimento di un terrapieno – come si legge nella relazione firmata dai tecnici del Comune – sottostante il solaio”. Già nei giorni scorsi, come hanno raccontato alcuni residenti ai rappresentanti delle forze dell’ordine fatti arrivare sul posto per meglio controllare che tutti abbandonassero l’immobile pericolante, si erano già avute altre avvisaglie: “In alcuni appartamenti ai piani bassi – ha sottolineato un uomo di mezza età – si erano uditi scricchiolii e si erano notate crepe nelle mura. Nessuna segnalazione alle autorità preposte ma solo la richiesta di intervento di qualche muratore di fiducia”. A causare i cedimenti sarebbero state infiltrazioni d’acqua, anche se per conoscere la reale natura del problema si dovranno attendere i risultati dei sondaggi del terreno iniziati nel tardo pomeriggio. E’ assai probabile che a causare gli inconvenienti che hanno costretto all’allontanamento degli oltre 70 residenti dello stabile, siano state le infiltrazioni d’acqua nelle fogne causate dalle piogge cadute in maniera copiosa domenica 6 novembre: “Abbiamo ricordato al sindaco e ai tecnici comunali – ha fatto presente un altro cittadino – che subito dopo quelle forti precipitazioni, nella zona ci furono problemi con la fornitura dell’energia elettrica, che tornò ad essere regolare solo nel pomeriggio del giorno seguente”. Non viene esclusa nemmeno la rottura di qualche tubatura, anche se al momento questa è un’ipotesi meno accreditata. Sentiti i tecnici e i vigili del fuoco, il sindaco (che è giunto sul posto insieme all’ingegnere capo del Comune, Giovanni Falanga) ha disposto lo sgombero delle venti famiglie occupanti l’immobile. In queste ore si sta valutando dove ospitare i nuclei che non riusciranno a trovare un’autonoma sistemazione.