Successo di Magistratura Indipendente, la corrente più moderata delle toghe, che porta a casa il pm e il giudice più votati e supera per numero di consensi complessivi (6369), Unità per la Costituzione, il gruppo di centro della magistratura (5899). Mentre Area, il cartello che riunisce le toghe di sinistra, è la lista che raccoglie più preferenze (7752) ma i suoi candidati non riescono mai a strappare il primo posto. Sono le novità più significative delle primarie indette dall’Anm per selezionare i candidati alle elezioni di luglio dei togati del Csm. Ieri sera si è concluso lo spoglio di una votazione che e’ stata molto partecipata: su 8920 magistrati elettori si sono recati alle urne in 7.259, l’81,38%. Un dato inaspettato e accolto dai vertici dell’Associazione nazionale magistrati con grande soddisfazione: è stata una “vera competizione”, le primarie si sono rivelate uno “strumento di democrazia”, commentano il presidente Rodolfo Sabelli e il segretario Maurizio Carbone, che vedono in tutto questo il segno della “vitalità” del sindacato delle toghe. I consiglieri togati del Csm che saranno eletti il 6 e il 7 luglio sono 16: 10 giudici di merito, quattro pm e due magistrati della Cassazione. E al di là del boom dei votanti in queste primarie (un esperimento inedito), l’altro dato che colpisce è l’avanzamento di Magistratura Indipendente. Appartiene al gruppo sia il giudice che raccoglie il maggior bottino di preferenze (Claudio Galoppi del Tribunale di Milano con 657 voti), sia il pm che si piazza al primo posto (Luca Forteleoni, sostituto a Nuoro, 1411). Secondo tra i pm con 1294 voti è Luca Palamara, l’ex presidente dell’Anm e pm a Roma; il terzo per ordine di preferenze è ancora un magistrati di Mi, il pm di Napoli Sergio Amato (1143).
Quarto si piazza il primo candidato di Area, il sostituto procuratore di Napoli Antonello Ardituro (973), seguito dal collega di Milano Fabio Napoleone (851), mentre un altro esponente di spicco dello stesso cartello, Giuseppe Cascini, che è stato segretario dell’Anm, si ferma a 841 preferenze. Eppure anche per la quota dei pm è Area che complessivamente raccoglie il maggior numero di consensi (2665). Per quanto riguarda i giudici, secondo per preferenze è Francesco Cananzi del tribunale di Napoli (642). Dei candidati di Area quello che raccoglie più voti è Piergiorgio Morosini, il gip del processo sulla trattativa Stato-mafia, che però arriva solo quinto. Unicost vince invece la sfida in Cassazione con Maria Rosaria San Giorgio (1946 voti), che rischia di rimanere, se il voto del Csm rispetterà quello delle primarie, la sola o una delle pochissime donne elette nel nuovo Consiglio superiore: le poche candidate di tutte le correnti a questa prima consultazione si sono piazzate agli ultimi posti. Resta da vedere il consenso che riuscirà a raccogliere a luglio l’unico gruppo che non ha partecipato alle primarie: si tratta di Altraproposta che contesta il sistema delle correnti e che in alternativa a quelle dell’Anm ha organizzato primarie telematiche su candidati estratti per sorteggio: si voterà dal 14 al 23 aprile prossimi.