La Fp Cgil, la Fp Cisl e la Uil Fpl in una lettera aperta al presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, al commissario straordinario Vincenzo Melone e al direttore generale dell’Istituto Autonomo Case Popolari Ernesto Toti, ritornano a denunciare la situazione di tensione presente all’interno dell’Istituto stesso, per il mancato rispetto delle previsioni contrattuali e delle corrette relazioni sindacali da parte dei vertici dell’Ente. Le organizzazioni sindacali evidenziano che “il clima si è ulteriormente aggravato, negli ultimi tempi, a seguito di alcuni episodi che hanno visto protagonista, in negativo, un componente della struttura commissariale”. In particolare, le organizzazioni si riferiscono a un episodio verificatosi il 19 marzo scorso, ripreso anche dalla stampa locale e che ha coinvolto il sub commissario e un funzionario dell’Istituto. I segretari generali delle organizzazioni sindacali Umberto Pugliese (Fp Cgil), Carmine Lettieri (Fp Cisl) e Paolo Diana (Uil Fp) aggiungono: “Pur non entrando nel merito dell’accadimento, la cui valutazione si ritiene di competenza degli organi a ciò preposti, non possiamo esimerci dallo stigmatizzare il reiterato comportamento improprio che ha caratterizzato l’agire del sub commissario, intervenuto in più occasioni su questioni puramente amministrative, travalicando il ruolo ascrittogli e non mantenendo distinta la funzione politica da quella gestionale. Il mancato rispetto di questo principio genera ovviamente negli ambienti lavorativi sovrapposizioni di competenze e caos organizzativo, oltre che inevitabilmente inquietudine ed attriti tra i diversi soggetti interessati, specialmente quando accompagnato da comportamenti non rispettosi delle buone maniere”. Da qui “l’esigenza di sollecitare – concludono i segretari sindacali – le istituzioni chiamate in causa, ognuno per le proprie specifiche competenze, adeguati interventi, al fine di ripristinare, tra le componenti presenti all’interno dell’istituto casertano e nel rispetto dei ruoli alle stesse attribuite, corretti approcci relazionali. Tutto ciò, al fine di creare condizioni lavorative e ambientali serene, presupposto indispensabile a rendere efficiente ed efficace l’attività dell’Ente”.

 

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