Realizzazione abusiva e violazioni alle leggi a tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro: con queste accuse i carabinieri hanno denunciato un cittadino cinese 37enne, proprietario di un opificio clandestino, scoperto in un seminterrato su via Palma a Striano (Napoli). L’operazione è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Striano insieme al personale dell’Asl di Napoli 3 sud e dall’ ispettorato del lavoro, per contrastare i fenomeni della realizzazione di opifici clandestini e del lavoro sommerso. Sempre su via Palma, in un seminterrato adiacente al primo, è stato scoperta un’ altra realizzazione abusiva: un laboratorio clandestino per la trasformazione e il confezionamento di prodotti alimentari di natura animale e vegetale dove i prodotti trovati sul posto, non avevano le indicazioni obbligatorie per la tracciabilità. Denunciato il proprietario, un cittadino cinese 47enne, insieme a 3 lavoratori, per violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. Denunciata inoltre anche la proprietaria dello stabile, una cittadina italiana 45enne di Poggiomarino, che aveva modificato la destinazione d’uso di due seminterrati senza alcuna autorizzazione. In entrambi i casi padroni e lavoratori abitavano al piano superiore della casa per evitare la ‘perdita di tempo produttivo’ del tragitto casa-lavoro. I locali, circa 260 mq, sono stati sequestrati insieme a 11 macchine per cucire e vari materiali per la realizzazione di capi d’abbigliamento, 4 celle frigorifere e 6 macchinari per la trasformazione e il confezionamento di prodotti alimentari.Trovati e sequestrati anche scarti di lavorazione alimentare e tessile e alimenti di provenienza estera in cattivo stato di conservazione, non correttamente tenuti e, attesa la clandestinità di opificio e laboratorio, verosimilmente destinati a smaltimento illegale.

 

 

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