Dalla lista Portico Anch’io, guidata dal dottore Manfredi Mancone, arriva in maniera definitiva un chiarimento riguardante la vicenda del revisore dei conti che nella pubblica Assise di martedì aveva dato un parere negativo al bilancio consuntivo 2013. A prendere la parola il candidato, già assessore al Bilancio, Gennaro Martone, dottore commercialista e consigliere comunale uscente che risponde sia a Gerardo Massaro che al collega di opposizione Antonio Piccirillo di Portico Futura. “Vorrei capire – fa sapere Martone – le perplessità di Gerardo Massaro, non cultore della contabilità finanziaria degli enti locali, cittadino di Portico, senza alcuna carica amministrativa e perciò senza possibilità di accedere liberamente agli atti contabili. Inoltre non riesco proprio a comprendere le perplessità del dottore Antonio Piccirillo, cultore della materia, consigliere comunale che chiede trasparenza nella tenuta della contabilità del Comune. Questa cosa mi preoccupa, e non poco, il dottore Piccirillo sa bene che è stato ed è ancora consigliere comunale, ed in quanto tale ha avuto ed ha libero accesso agli atti comunali, ai documenti contabili e agli uffici di Ragioneria. Quindi ha avuto tutte le possibilità (sia riguardo il documento contabile 2013, approvato in data 29/04/2014, che a quelli degli anni precedenti) di verificare la correttezza dei dati in essi contenuti e la correttezza dei documenti contabili a supporto degli stessi. Perché non l’ha fatto? I conti del Comune di Portico – continua Martone – sono stati tenuti sempre nella massima trasparenza e nel rispetto delle norme che regolano la tenuta della contabilità pubblica. Per quanto riguarda il parere non favorevole al conto consuntivo 2013 – continua Martone – il nostro revisore dei conti, nominato con un’estrazione, è sicuramente un professionista preparato, un ottimo commercialista, ma con poca esperienza in tema di tenuta della contabilità degli enti locali. Pertanto il parere espresso dal revisore non rispecchia la realtà. Il suddetto, nel redigere il parere negativo al conto consuntivo 2013, usa vocaboli e termini generici. Le criticità, le irregolarità, la non corretta tenuta della contabilità, o come dice lui ‘una contabilità tenuta in modo raffazzonato’, sono tutte affermazioni che andrebbero circostanziate. Il revisore – afferma con sicurezza il candidato – avrebbe dovuto elencare gli atti, i fatti ed i comportamenti che hanno determinato il giudizio non favorevole. Ciò non è avvenuto, il revisore irresponsabilmente, fregandosi delle sorti del nostro Comune, ha espresso parere non favorevole al conto consuntivo 2013 ed ognuno si assume le responsabilità del proprio operato. Noi le nostre ce le siamo assunte approvando il corretto conto consuntivo 2013 e controbbattendo punto per punto la sua relazione”.