Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Speranza per Caserta. “Sono trascorsi 3 anni dalla elezione del signor Del Gaudio a sindaco di Caserta. E’ tempo di bilanci. Bilanci amarissimi per la città. Il Comune è in dissesto e di una parte del debito Del Gaudio è attore protagonista avendo ricoperto la carica di assessore nella giunta Falco. Caserta è al tracollo e la sua immagine compromessa a livello internazionale per la ridicola e costosissima realizzazione davanti alla Reggia del famigerato corno, costato oltre 70mila euro (e non c’interessa che siano fondi regionali e non comunali, perché restano pur sempre soldi della collettività, un concetto evidentemente molto difficile da comprendere per la maggioranza consiliare), ed ora abbandonato nei pressi di un capannone in attesa di manutenzione e di destinazione. Una impresa indegna e stolta della quale Del Gaudio deve rendere conto alla città. Il vuoto di idee del Sindaco è totale. I risultati economici della raccolta differenziata si dimostrano ampiamente negativi per la città (si incassano briciole a fronte di 20mila tonnellate di differenziata all’anno), le acque di falda, in località Lo Uttaro, risultano irrimediabilmente inquinate, mentre gli uffici continuano ad autorizzare industrie insalubri in quell’area, i servizi sociali costosissimi sono in totale abbandono, i deliberati del consiglio comunale costantemente disattesi, le concessionarie di servizi lucrano a spese dei cittadini e agiscono senza controlli, molti lavori vengono affidati in regime di urgenza senza regolari gare, alti dirigenti del Comune di Caserta si trovano inquisiti per reati molto gravi. Ma quel che più ci allarma sono le possibili infiltrazioni camorristiche all’interno dell’Amministrazione comunale che si appresta a varare il PUC. E’ lecito chiedersi se a Caserta la camorra si limita a guardare o esercita direttamente il proprio controllo e potere anche nell’Amministrazione Comunale. Infatti, già la sera stessa della sua elezione il Del Gaudio ringraziava l’allora sottosegretario all’economia Cosentino per la vittoria ottenuta grazie al suo sostegno. Poi sono seguiti gli arresti del Cosentino, inquisito per reati gravissimi e il Del Gaudio non solo non ha preso le distanze ma ha ribadito la piena fedeltà al suo patrono. Ma dopo il secondo arresto di Cosentino sono emersi favoritismi, biglietti e “pizzini” che hanno gettano inquietanti ombre su altissime cariche dello Stato (la Prefetta Stasi che nel Comitato per l’Ordine e la sicurezza dà parere favorevole al certificato antimafia dell’Aversana petroli, azienda dei fratelli Cosentino, il prefetto Monaco che concede a Cosentino delle chiavi per un uso personale e privato del parco della Reggia con biglietto firmato “Affettuosamente Ezio”) e sullo stesso Del Gaudio che scrive a Cosentino: “Ho sempre sostenuto la necessità di un partito dei sindaci, come tu mi hai detto più volte. Ma io sono tuo amico, mi hai fatto diventare sindaco, sono legato a te, sarò sempre un tuo riferimento. Bacioni”. Intanto è transitato in galera e attualmente è agli arresti nella sua sontuosa villa sul mare anche Angelo Polverino, altro indiscutibile riferimento politico dell’attuale sindaco del capoluogo. Dopo le indagini e i procedimenti penali in corso di prefetti che appena qualche anno fa hanno gestito il Comune di Caserta come Commissari prefettizi e dopo gli atti di vassallaggio del Sindaco c’è abbastanza per chiedere, prima dell’intervento risolutorio della Magistratura, le dimissioni immediate e irrevocabili di Del Gaudio, che sarebbe forse l’unico atto positivo di una amministrazione vergognosamente disastrosa. I cittadini che in buona fede lo hanno votato ammettano l’errore e si uniscano alla nostra richiesta! Dimissioni immediate per il riscatto di Caserta”.