«Le carceri italiane sono diventati dei veri e propri lager. I cittadini detenuti che stanno scontando le loro pene non posso essere essere maltrattati e vedere a rischio anche la loro sopravvivenza». Nicola Caputo, consigliere regionale del Pd in Campania e candidato alle elezioni europee affronta il tema, molto delicato, del sovraffollamenti degli istituti penitenziari, che è stato portato alla ribalta, nei giorni scorsi, anche dal Consiglio d’Europa. «In Campania la situazione è a dir poco drammatica. Tra le province di Napoli, Salerno e Caserta c’è un sovraffollamento che raggiunge quasi il 50%, cioè la metà di quei detenuti non potrebbe essere ospitata. A Santa Maria Capua Vetere, addirittura, negli ultimi giorni sono stati trasferiti altri 100 detenuti da Napoli che hanno fatto superare la soglia di mille detenuti contro una capienza di circa 500. Senza dimenticare che proprio il carcere casertano è quello che vive i maggiori problemi di approvvigionamento dell’acqua pubblica. E’ una situazione paradossale perché in questo modo si va a colpire le persone sul piano umano. E’ incredibile che oggi siano costretti a vivere in spazi di 3 mq a testa». Caputo ha visitato in prima persona le strutture penitenziarie campane ed ha visto da vicino i problemi, toccandoli con mano: «Ci sono liste d’attesa lunghissime per le visite mediche ed il personale infermieristico è in numero nettamente inferiore rispetto a ciò di cui ci sarebbe bisogno». Per l’esponente democratico «urgono interventi per rendere queste strutture ‘umane’ altrimenti si corre il rischio di trasformarle in anticamere dei nuove tragedie. Gli oltre 100 detenuti che si sono tolti la vita negli ultimi tre anni in Italia non possono e non devono essere dimenticati». L’Europa, del resto, ha già sanzionato l’Italia per le condizioni in cui versano i detenuti nelle carceri, stabilimento risarcimenti fino a 100mila euro per i ricorrenti. «Se chiediamo di più all’Europa dobbiamo anche adeguarci presto agli standard europei».


 

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