Percosse, minaccia e ingiuria. Sono questi i reati di cui devono rispondere a vario titolo gli ex assessori di Gricignano, Francesco Antonio Russo e Giacomo Di Ronza, e il commerciante Ersino Di Foggia. Il rinvio a giudizio dei tre è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. I fatti risalgono al febbraio del 2011. Dopo una furibonda lite con presunta aggressione verbale e fisica i tre si denunciarono a vicenda. Dopo gli accertamenti della polizia giudiziaria, il pm Ciro Puglia chiese e ottenne l’avvio del procedimento penale con la fissazione della data del processo. Russo è imputato per ingiuria, minaccia e percosse, in quanto secondo la versione di Di Foggia avrebbe proferito frasi offensive contro il commerciante e lo avrebbe preso a schiaffi. Dal racconto dell’esercente, Russo (che è in passato è stato anche vicesindaco, come Di Ronza) gli avrebbe detto: “Ti faccio uccidere, sei già morto pezzo di m…”. La presunta aggressione avvenne all’interno del bar “Cambrinus” che si trova in piazza Municipio a Gricignano. Di Foggia denunciò anche Di Ronza, accusato di percosse, che, sempre stando alle dichiarazioni del commerciante, lo avrebbe colpito con schiaffi e calci all’esterno del bar. A sua volta Di Foggia deve rispondere delle accuse di minaccia e ingiuria. Il commerciante fu denunciato sia da Russo (per ingiuria) perché lo avrebbe accusato di essere “un interdetto, un camorrista e un mafioso e di aver “preso soldi”, sia da Di Ronza (per ingiuria e minaccia) perché avrebbe detto all’ex assessore: “Tu sei un amministratore interdetto, in quanto sciolto per camorra, sei un delinquente camorrista, hai rubato… T’accido”. Il violento alterco scoppiò qualche mese dopo lo scioglimento dell’allora amministrazione comunale per infiltrazioni camorristiche. Ovviamente si tratta di accuse tutteda provare durante il processo che inizierà nei prossimi giorni.

Mario De Michele

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