CARINARO. “Il nostro candidato sindaco crede in noi, nelle nostre capacità, nella trasparenza dei nostri intenti e nella nostra preparazione, siamo 12 persone umili, volenterose e pienamente inserite nel tessuto sociale carinarese”. Così la candidata Daniele De Simone, componente di spicco della lista “Uniti per Cambiare” capeggiata dal candidato a Sindaco, Dott. Giuseppe Barbato, ha definito il gruppo di cui fa parte e con il quale affronterà il fatidico “Election Day” del prossimo 25 maggio.

“Noi che ci identifichiamo – dice la De Simone – in chi la mattina affronta una faticosa giornata di lavoro e chi invece combatte per procurarselo. Noi siamo quelli che sorridono alla vita affrontandola con rispetto e determinazione, viviamo dignitosamente e soffriamo per coloro che hanno perso la dignità, siamo, puri, onesti e solidali per questo che siamo scesi in campo”.

“Chi frequenta l’èlite carinarese – attacca la 49enne -, chi si nicchia nella propria gabbia dorata, chi preferisce mangiare caviale, a chi gli va stretta la routine del paese e mira a vivere nella metropoli, chi ha come unico, prioritario obiettivo quello di conservare la poltrona non potrà mai capire chi siamo noi. Quelli dai gusti semplici e che credono nei valori. Se chi ci taccia di appellativi poco lusinghieri scendesse dal piedistallo vivesse un po’ tra la gente spogliandosi di quella insopportabile presunzione di essere superiore curasse di più l’essere invece che dell’apparire, realizzerebbe che le persone comuni sono quelle fatte di sani principi che non hanno sovrastrutture, vivono nella realtà con i piedi per terra, non ambiscono al potere ma chiedono solo che i propri diritti vengano rispettati. Un bagno di umiltà non fa male a nessuno, ma lo consigliamo a chi si propone di amministrare un paese per assicurare il benessere comune solo così è possibile avere una visione globale e realistica delle problematiche territoriali”.

La De Simone si sofferma su una sua constatazione: “Tutti noi di questa lista siamo oggetto di osservazione: ci ascoltano, ci scrutano, ci studiano, ci giudicano e valutano la nostra Coerenza. Solo quando non si cade in contraddizione si è coerenti e noi candidati sia uomini che donne della lista Barbato lo Siamo. Non abbiamo ambizioni politiche non miriamo al potere, non abbiamo interessi locali da proteggere non siamo legati alla vecchia concezione di fare politica, questa non ci appartiene la ripudiamo e la lasciamo a chi solo così si sente importante, sicuro e arrivato. Noi siamo sostanzialmente diversi, abbiamo solo ed esclusivamente uno scopo rendere attuabile il nostro programma per migliorare la qualità della vita di tutti i carinaresi e non solo di alcuni”.

“Volere è potere – afferma -, questo è il nostro motto. Combattiamo per un’unica causa per i bisognosi, la gente comune che si aspetta risposte immediate, finalizzate e concrete. Noi siamo pragmatici, risoluti e volitivi; di meglio il nostro candidato sindaco non poteva trovare, un plauso va a lui per essersi guardato intorno e notato che, oltre ai soliti nomi risonanti, quelli che appartengono alla Casta, ci sono tanti altri che brillano di luce propria e non sono l’interfaccia di nessuno; siamo persone che vivono nel rispetto delle regole. Non enfatizzate l’operato di chi lo fa solo per un proprio rendiconto ma sostenete chi ci ha messo la faccia e il cuore”.

Il sostegno al candidato a sindaco è principio basilare: “Il nostro Peppe vive a Carinaro da cinquant’anni, conosce tutti e interagisce con tutti , si relaziona senza chiedersi se il suo interlocutore è un suo pari o un mediocre non contano i titoli, le risorse, ma contano, solo ed esclusivamente, le persone. Una caratteristica necessaria per un futuro sindaco che vive tra la gente e lavorerà per la gente, staccandosi dalla poltrona, non si nasconderà dietro una scrivania, ma continuerà ad essere il Peppe di sempre”.

“Concludo dicendo che questi siamo e nessuno anche se per dire qualche frase ad effetto, può opinare sulle nostre capacità, noi pensiamo quindi esistiamo, gli altri sono solo i portavoce di concetti non propri ma partoriti da menti strategiche, quindi la pochezza, il nulla non è di casa nella nostra lista ma in quella della candidata sindaco che sa solo sputare veleno sugli altri. Complimenti per la mancanza di argomenti e per il sensazionalismo occasionale – chiosa la De Simone -, ma le ricordo che le tavole che calpesta non sono quelle di un teatro di quart’ordine ma di un palchetto che dovrebbe ospitare persone, vere serie e responsabili. Grande scivolone di stile! Un consiglio si occupi di colmare il vuoto che c’è intorno a lei che a noi ci pensa il nostro caro Peppino”.

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