NAPOLI. “Caso Romano, la libertà di stampa va sempre garantita”. A chiederlo è il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal, intervenendo sulla vicenda relativa all’arresto del presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, “caso eloquente – per D’Anna – di interferenza giudiziaria in una competizione elettorale”. “Dall’esame degli atti – spiega il senatore – desta preoccupazione la richiesta di arresto, non avallata successivamente dal Gip, di un giornalista redattore di un quotidiano locale. La misura cautelare, in tal caso, sarebbe stata motivata da due articoli redatti dal cronista stesso sulla vicenda delle nomine presso il distretto sanitario di Capua che ha poi dato luogo alla denuncia da parte del direttore generale dell’Asl di Caserta”. Per D’Anna: “al di là delle solite liturgiche dichiarazioni di quanti si dichiarano fiduciosi nell’opera della magistratura e nel celere accertamento dei fatti contestati, occorre ribadire con forza che la misura ipotizzata dagli inquirenti appare altamente lesiva della libertà di stampa e del diritto di cronaca, principi garantiti dalla carta costituzionale alla pari del libero esercizio dell’attività politica”. “L’uso e l’abuso del carcere preventivo è stato rivolto dunque contro la libera stampa da parte di un ordine giudiziario che tende più a spettacolarizzare ed ad anticipare giudizi di colpevolezza in mancanza di una sentenza che comprovi le ipotesi dell’accusa” conclude il parlamentare del Gal.