Gioia Sannitica – Parliamo di sicurezza del territorio?  E’  passata inosservata. Non la si nota o evidenzia, in maniera adeguata,  neanche  anche nei programmi  delle due liste in campo(Rinascita Gioiese e UniAmo Gioia)   . Si tratta “dell’avvenuta approvazione, da parte dell’Autorità di Bacino dei fiumi Liri Garigliano e Volturno, della riperimetrazione delle aree a rischio frana del territorio comunale” per usare le parole dell’ormai ex sindaco Mario Fiorillo  e candidato consigliere della lista di Rinascita Gioiese . Un territorio, quello di Gioia Sannitica,  vasto e fragile, come è testimoniato dai vari movimenti franosi , vecchi e nuovi  con cui i cittadini  devono convivere e dei  relativi problemi di sicurezza territoriale( ne sanno qualcosa i danneggiati da piogge che si riversano a valle sulla provinciale)  e di mobilità che attraversano   il multiforme  spazio gioiese  di montagna , colline e di   cospicua pianura oltre a quella dimensione particolare e specifica costituita dalla configurazione centro- periferia, anzi, per essere più appropriati,  centro e frazioni in un modulo a  raggiera che non ha pari nell’area dell’alto casertano . Ma veniamo ai profili idrogeologici  che sono parte rilevante e determinante per una sana ed equilibrata programmazione delle risorse territoriali  : elemento  che  non  è trattato con larghezza argomentativa nei due programmi ( il comune potrà beneficiare di ulteriore somme pari a 400.00  euro   in base al protocollo d’intesa  post-sisma a conferma della gravita del problema ). Cosa  ha detto  il sindaco in carica, Fiorillo, in merito  ? “L’approvazione del progetto di variante, secondo le indicazioni proposte dal Comune, si può ritenere- ha detto- comunicato nell’ultima seduta del consiglio  comunale –  un grande risultato per questa Amministrazione che, in tal modo, pone le basi per lo sviluppo ordinato del territorio attraverso gli strumenti urbanistici. La Giunta comunale ha preso atto di quanto sopra con la deliberazione n.12 del 18/02/2014”.  Non è il caso di parlarne meglio ed in maniera approfondita  anche in questo giro elettorale? Quali sono  le novità e le caratteristiche di questa ridefinizione delle cosiddette “zone rosse”, di quelle con limitato o  divieto di intervento per ragioni idrogeologiche? E dove sono state modificate o riperimetrate  ? e a che punto è il piano urbanistico comunale?  Il tema è affrontato da Giuseppe  Gaetano(UniAmo) in riferimento alla tutela del patrimonio boschivo  mentre nella lista di  Michelangelo Raccio (Rinascita)  la “coppia territorio-ambiente” è focalizzata  su  “azioni di miglioramento dei fattori di attrattività con interventi mirati sugli attori economici , sul patrimonio storico, naturalistico, sulle infrastrutture di accesso, sul sistema di mobilità…” come si legge nel programma.

 

 

 

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