“Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, venga a rispondere in Aula all’interpellanza che ho presentato sul caso di Nicola Cosentino un mese e mezzo fa. Se anche questa sollecitazione al ministro dovesse cadere nel vuoto passerò a un’altra forma di protesta iniziando uno sciopero della fame”. Lo ha annunciato il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama. “L’abnormità della misura cautelare disposta a carico di Nicola Cosentino – spiega il senatore nell’interpellanza – appare molto evidente e, peraltro, se vista insieme all’altra vicenda giudiziaria che lo riguarda, ottiene l’effetto di screditare un’intera compagine politica, marcando chiunque vi militi come affiliato, ancorché inconsapevole, di clan camorristici. A mio giudizio non a caso le indagini e i loro contenuti sono stati prontamente divulgati sugli organi di stampa”. Allora, ha detto in Aula, “due sono le opzioni: o siamo tutti sprovveduti per cui inconsapevolmente finiamo per favorire non si sa bene chi o cosa o siamo complici di un’attività di sostegno alla malavita organizzata. Sarebbe opportuno che Orlando venisse a rispondere in Aula a questa congettura gravissima, ancorché fatta da pubblici ministeri”. D’Anna, infatti, nell’interpellanza chiede di sapere “se il ministro intenda attivare il proprio potere ispettivo presso l’ufficio giudiziario, anche al fine di accertare la regolarità di tale iniziativa giudiziaria e verificare quali siano gli elementi concreti riferiti a fatti certi che possano indurre a ritenere un più vasto coinvolgimento, ancorché inconsapevole, di soggetti che ricoprano cariche pubbliche”.