Momenti panico al municipio di Orta di Atella. Un imprenditore, titolare di un’autorimessa, si è “intrufolato” nella casa comunale e ha minacciato di lanciarsi nel vuoto dal secondo piano. Immediato l’intervento dei vigili urbani. Il comandante dei caschi bianchi ha cercato di tranquillizzare l’uomo. Ma l’imprenditore non ha voluto sentire ragioni e ha più volte ribadito la sua volontà di lanciarsi dalla terrazza. Solo dopo l’intervento dei familiari, allertati dalla polizia municipale, l’uomo si è calmato e ha posto fine alla sua clamorosa protesta. A scatenare la sua ira è stato un provvedimento di chiusura della sua autorimessa, emesso, secondo lui, dal Comune di Orta di Atella. Proprio per chiedere conto della misura che ha colpito la sua attività, l’imprenditore si è recato poco dopo mezzogiorno al municipio per parlare con il sindaco Angelo Brancaccio. Ma quando gli è stato detto che il primo cittadino non era in sede è andato su tutte le furie. E si è diretto al secondo piano minacciando di suicidarsi. Quando è tornata la calma, i dipendenti comunali hanno accertato che l’Ente non ha adottato nessun provvedimento nei confronti dell’imprenditore, in quanto l’autorimessa insiste sul territorio di Sant’Arpino al confine con Orta di Atella. Un equivoco che sarebbe potuto sfociare in tragedia, ma per fortuna il tutto si è concluso senza conseguenze.
Mario De Michele