MARCIANISE – Dopo una lunga assemblea, i Lavoratori Socialmente Utili, impegnati presso il Comune di Marcianise e già in agitazione da circa due mesi, hanno deciso di iniziare uno sciopero a tempo indeterminato, a partire dal prossimo 12 dicembre.

La decisione, scaturita dal rifiuto da parte del Sindaco di incontrare la Felsa-Cisl Provinciale e le sue rappresentanze interne, ha creato rabbia e sconcerto tra i lavoratori. Non a caso, infatti, dopo ripetute richieste d’incontro con l’amministrazione comunale, i rapporti tra il sindacato e quest’ultima si sono ridotti a una corrispondenza squisitamente epistolare, non permettendo al sindacato di poter effettuare un minimo di trattativa che permettesse, in qualche modo, di procedere ad una stabilizzazione degli L. S. U. o, quantomeno, ad un miglioramento dell’attuale situazione di precarietà. Ciò premesso, dunque, la Felsa-Cisl chiede per l’ennesima volta un confronto vero con il Comune di Marcianise, al fine di regolarizzare, di fatto, una situazione di lavoro nero legalizzato che vede protagonisti i Lavoratori Socialmente Utili e che perdura ormai da oltre quindici anni. Il sindacato ribadisce ancora una volta che l’ente locale si attivi al fine di individuare, d’intesa con la Regione Campania, gli strumenti normativi che consentano di trovare una collazione definitiva per questa categoria di lavoratori, come già avvenuto nel caso di altri comuni campani.

 

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